L’Ideale della Creazione e
l’Amore fra l’Uomo e la Donna
L’ideale della creazione
e la caduta umana
La realizzazione
dell’ideale di creazione attraverso l’amore
Se chiediamo a Dio perché ha creato questo mondo, sicuramente ci
risponderà: “Perché era buono”; il che significa che creò perché voleva
ricevere gioia e felicità.
Come possiamo realizzare la felicità o una situazione buona? È
possibile solo attraverso l’amore. Pertanto, possiamo concludere che Dio creò
questo mondo per ottenere la felicità attraverso un oggetto sostanziale
d’amore.
Dio creò questo mondo per realizzare l’amore. Dio creò tutte le
cose per provare felicità vedendo gli esseri umani e le cose del creato unirsi
e realizzare un rapporto d’amore armonioso con al centro l’amore di Dio; per
provare felicità vedendo gli uomini formare dei veri rapporti di marito e
moglie con Dio al centro e realizzare delle famiglie, dei clan, delle tribù e
un mondo di vero amore; e per provare la felicità dell’amore unendosi a loro
attraverso l’amore. Questo era veramente l’ideale di Dio per la creazione.
Il sogno di Dio era uno solo – realizzare il Suo ideale d’amore.
Tuttavia, Dio da solo non poteva realizzare l’ideale d’amore. L’amore, la felicità
e la gioia non si possono ottenere con un essere soltanto. Non si possono mai
realizzare senza un oggetto.
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Dio è un essere assoluto, ma ha bisogno di avere un essere che
può diventare il Suo oggetto d’amore. L’oggetto d’amore di Dio è l’uomo e la
donna. Quando essi, con un amore che ha raggiunto la perfezione, si presentano
a Dio come Suoi oggetti d’amore, Dio diventa il Dio della gioia che ha trovato
il Suo ideale di felicità.
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Siamo sempre nella posizione di dare e ricevere. Se siamo in una
posizione alta, abbiamo bisogno di abbassarci e se abbiamo ricevuto è
necessario che diamo. Quindi, per sperimentare l’amore assoluto o per essere un
soggetto assoluto, dobbiamo stare nella posizione di oggetto.
Una persona assoluta nella posizione di soggetto non può far
altro che cercare un ideale per il bene del partner reciproco. Non importa
quanto uno sia grande, che sia uno studioso con un’autorità a livello mondiale,
o un artista o un uomo politico, nessuna persona buona può essere felice da
sola. La felicità si può ottenere solo avendo un oggetto.
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Immaginiamo dove si potrebbe manifestare la felicità di Dio.
Poiché Dio è un essere assoluto, se Egli è la fine, dev’essere la fine
assoluta.
Poiché Dio si trova al centro della linea di confine, deve cercare
un oggetto che diventi il Suo partner reciproco. Dove c’è la luce del sole,
appare sempre un’ombra in relazione a un certo oggetto. In modo simile, una
persona in posizione di soggetto desidera dare ad una persona in una posizione
più bassa anziché ad una persona in una posizione più alta.
Quindi la ragione per cui Dio creò l’universo era per realizzare
il Suo ideale. L’oggetto della realizzazione del Suo ideale si collegherebbe
dalle cose agli animali e dagli animali all’uomo. Naturalmente sarebbe compresa
anche la natura. Dio iniziò la Sua creazione dalle piccole cose e lavorò verso
cose più grandi.
Per questo, persino una cosa piccola diventa un oggetto rispetto
ad una parte di Dio. Quindi affinché Dio, che è assoluto, potesse amare, le
cose piccole divennero i Suoi primi oggetti reciproci. Da quel punto in poi Dio
sente uno stimolo sempre crescente.
La base nella mente originale dove l’amore infinito di Dio si
può esprimere in rapporto al Suo scopo è lo “shimjung”. Il valore dello
“shimjung” non cambia mai. Dobbiamo sempre includere l’amore di Dio per
discutere il valore della Sua esistenza. Il valore di una cosa si può
determinare solo quando realizza il suo ruolo di partner in un rapporto
reciproco.
Quindi la felicità ha origine dal cuore di Dio. Dove si può
realizzare questo scopo? Si può realizzare nell’uomo e nella donna. Il cuore
invisibile di Dio appare nel cuore visibile dell’uomo. Quando le persone con
questo “shimjung” si moltiplicano sul piano orizzontale e formano delle
famiglie, queste famiglie si espanderanno nel mondo e ne diventeranno il
centro. Per realizzare questa famiglia, Dio diede ad Adamo ed Eva la
benedizione di crescere e di moltiplicarsi. L’universalità si forma sulla base
della crescita, della moltiplicazione e del dominio di tutte le cose.
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Perché Dio ha creato il mondo? Dio voleva realizzare la felicità
attraverso questo mondo. Anche se diciamo che Dio è un essere assoluto, Egli
non può provare felicità da solo. Questo perché la felicità si può ottenere
solo quando c’è un oggetto.
Ciò di cui Dio ha bisogno non è la conoscenza, il denaro o il
potere. Dio stesso è assoluto e onnipotente perciò non ha bisogno di niente del
genere. Per quanto si sviluppi, la scienza non può raggiungere, né tanto meno
superare, la creazione di Dio. Questo immenso universo si muove secondo un
ordine basato su un principio. Quando pensiamo che Dio ha creato e ha fatto
funzionare questo immenso universo, possiamo dire che Egli è lo scienziato
assoluto.
Fra gli esseri esistenti a questo mondo, non ce n’è nessuno che
ha la forza di opporsi a Dio. Questo perché Dio ha un potere assoluto e
onnipotente. Inoltre, Dio è immutabile e auto esistente. Se c’è qualcosa che
questo Dio desidera avere, cosa può essere?
C’è solo una cosa di cui Dio ha assolutamente bisogno: il vero
amore. Il vero amore è ciò di cui sia Dio che gli uomini hanno assolutamente
bisogno.
Dio non ha bisogno di conoscenza, perché Egli stesso ha creato
la conoscenza. Non ha bisogno di potere, perché è onnipotente; non ha bisogno
di denaro, perché può creare oro e diamanti quando vuole.
Allora qual è la cosa di cui Dio ha bisogno? C’è solo una cosa
di cui Egli ha bisogno, ed è l’amore.
Dio potrebbe ricevere amore da solo? Uno potrebbe chiedere: “Ma
Dio non è capace di gestire l’amore come vuole?” Assolutamente no. Ciò di cui
Dio necessita di più è un oggetto con cui poter condividere il vero amore. Ma
noi non abbiamo capito questo punto.
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Se Dio è un essere assoluto, la domanda è perché ha creato
l’uomo e la donna. Non è stato per acquistare denaro, potere o conoscenza. È
perché questo è l’unico modo in cui Dio può provare felicità.
Da questo punto di vista, Dio il Padre e gli uomini come Suoi
figli, formano un asse. Se quest’asse è collegato, il rapporto di unità in
amore tra l’uomo e la donna non si spezzerà mai.
Pensate che una persona che è collegata all’amore originale di
Dio ed ha provato il gusto di quell’amore potrebbe mai lasciare Dio? Un’ape
assaggia il nettare a primavera. Un’ape che mangia il nettare non smetterà di
mangiarlo neppure se le viene strappato il posteriore.
Che sapore ha l’amore di Dio? Ha un sapore tale che volete
voltarvi indietro e ritornare ad attaccarvici. Quando ogni esistenza, azione e
moltiplicazione inizia con quest’asse collegato all’amore come base, gli uomini
e le donne che hanno raggiunto la perfezione individuale si uniranno insieme
per formare famiglie incentrate sull’amore.
Sulla base di quest’asse d’amore, deve apparire un clan, una
tribù, una nazione e un mondo. Perché, allora, in America l’amore è diventato
egocentrico? Perché gli uomini e le donne fanno l’amore con tanta facilità come
se si salutassero per strada?
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La ragione per cui Dio creò l’uomo e la donna era perché non
poteva sperimentare nessuno stimolo da solo. La felicità si può ottenere solo
attraverso un rapporto con un oggetto. Non si può ricevere lo stimolo della
felicità da soli. Se siamo in posizione oggettiva rispetto a Dio, possiamo
raggiungere il livello d’amore più alto. Allora il carattere interiore di Dio
si manifesta sostanzialmente. Se Dio si sente triste, anche gli esseri umani
non possono fare a meno di sentirsi tristi. Quindi il rapporto fra noi e Dio
non si può spezzare. Non importa quanto cerchiamo di capire, non possiamo
giungere a nessun’altra conclusione.
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Perché Dio ha bisogno dell’uomo e della donna? Quando pensiamo
al motivo per cui Dio ha bisogno di noi quando cerca di realizzare il Suo
ideale, possiamo concludere che noi siamo necessari per realizzare l’amore di
Dio. Allora cos’è l’amore di Dio? Dev’essere l’amore che con cui gli esseri
umani possono amarsi gli uni gli altri eternamente, ma dev’essere anche l’amore
che farà sì che Dio ami eternamente gli uomini. Perciò noi siamo i partner
reciproci dell’amore eterno di Dio.
Sin dal tempo in cui li creò, Dio voleva amare Adamo Ed Eva
eternamente come Suoi oggetti e voleva vederli e rivederli in continuazione e
vivere continuamente insieme a loro. L’ideale di Dio era avere questo oggetto.
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A cosa possiamo paragonare l’amore di Dio? Secondo il Principio
Divino, è il completamento della base delle quattro posizioni. Allora, cosa
s’intende per completamento della base delle quattro posizioni? L’amore di un
genitore è dato al figlio ed è percepito. Questo processo si può dividere nei
tre stadi dell’amore dei genitori, l’amore di marito e moglie e l’amore del
figlio. Se guardiamo questo dal punto di vista orizzontale, vediamo che sono
tutti uniti e collegati fra loro. Con l’amore dei genitori come punto centrale,
che è il centro della base delle quattro posizioni, il figlio si unisce, marito
e moglie si uniscono, e alla fine tutti si uniscono all’amore di Dio. Questa è
la base delle quattro posizioni.
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Adamo si deve unire a Dio. L’uomo è il rappresentante
orizzontale del mondo esistente e Dio rappresenta il mondo tridimensionale.
L’amore rende possibile questa unione per l’eternità.
Quando un uomo e una donna col corpo fisico si uniscono a Dio,
diventano come intossicati e il loro cuore e i loro sentimenti dimorano nella
felicità eterna. Di conseguenza, attraverso l’amore, l’uomo e la donna si
uniscono insieme. La manifestazione sostanziale del mondo ideale di Dio e lo
scopo della creazione iniziano dal punto in cui gli esseri umani e il mondo si
uniscono attraverso l’amore.
Originariamente siamo stati creati per vivere in unità con Dio,
sperimentando concretamente l’amore. Satana prese di mira il centro di questo
amore, facendo cadere Adamo ed Eva. Dopo di ché questo universo si allontanò da
Dio, senza avere un rapporto con il Suo amore e sprofondando nel caos.
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L’ideale di Dio inizia per la prima volta dall’amore incentrato
su di Lui, l’amore che fluisce secondo la legge della creazione.
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