Diventare una
Persona Responsabile
14 luglio 1974 – Tarrytown, New York
Stamattina il tema del mio
discorso è: “Come diventare una persona responsabile”. Tutti vogliono diventare
persone che hanno una responsabilità sugli altri. Tra le persone responsabili
c’è chi viene appoggiato dagli altri e chi invece non riceve questo sostegno.
Ci sono molti diversi tipi di persone di responsabilità: alcune sono
responsabili di 10 persone, altre di 100, altre di una organizzazione, di una
nazione o addirittura di tutto il mondo.
Dal punto di vista della
provvidenza di Dio ci sono persone responsabili per le cose interiori e altre
responsabili per le cose esteriori. Quale tipo di persone responsabili è più
importante? Molti giovani pensano di volersi assumere la responsabilità di una
nazione. Ognuno vuole diventare il leader più importante e capace del proprio
paese e, soprattutto, desidera far sì che la sua nazione si sviluppi
progredendo sempre più e pensa a tanti modi per realizzare questo. Questa
persona deve avere la capacità, la potenzialità o la forza per fare tali cose e
molti mezzi per applicare il suo potere; deve avere capacità organizzative e di
sviluppo. Prima di intraprendere un’azione deve studiare attentamente la
situazione e vedere in che modo si sono sviluppate le cose nel suo paese; poi
deve esercitare del potere o della capacità per determinare un certo progresso.
Vorrà lasciare le cose buone che sono già state fatte e migliorare oppure
rivoluzionare quelle che sono state negative o poco desiderabili.
Una persona con una
responsabilità sugli altri, deve avere una certa capacità: non solo deve avere
il potere o la capacità di assumersi la responsabilità, ma deve avere anche la
forza di determinare uno sviluppo. Deve essere abile ed efficiente ed avere una
forte attitudine alla leadership, così potrà fare in modo che la sua gente e la
sua organizzazione si sviluppino. Però, poiché le sue capacità non si possono
perfezionare in un momento, dovrà fare tante esperienze.
Attraverso l’educazione
ereditiamo la conoscenza accumulata dalle altre persone, poi dobbiamo metterla
in pratica noi stessi finché la sua validità non è riconosciuta. Se ciò che
avete non è migliore di quello che hanno gli altri, non potete prendervi
responsabilità su di loro. E così, naturalmente, arriviamo alla conclusione che
a prendersi responsabilità delle altre persone saranno quelle dotate di
maggiore capacità. Che il gruppo sia piccolo o grande non ha importanza: il
principio che vige è sempre lo stesso.
Come ho già detto ci sono
persone responsabili per le cose esteriori o del mondo e altre responsabili per
le cose interiori o spirituali. Nel campo delle cose esteriori potete passare
attraverso diversi processi di sperimentazione e se anche vi sbagliate, potete
sempre ripetere tutto daccapo; ma a livello di cose spirituali la situazione è
diversa. Sul piano spirituale delle cose se fallite in un esperimento al primo
tentativo, non potete passare tanto facilmente ad un altro. Quanto ai problemi
della vita e dell’amore bisogna essere molto seri nell’affrontarli. Per
diventare persone capaci di prendersi la responsabilità di questi problemi
dovete studiarne attentamente la natura e considerarli seriamente. Dovete
imparare dai vostri predecessori e da coloro che hanno esperienza in questi
campi, apprendendo dagli altri leaders i loro punti positivi. Ad esempio, se ci
sono 10 leaders, dovete imparare qualcosa da ognuno di loro. Se, supponiamo, ci
sono 10 oppure 100 di questi leaders, dovete assimilare le loro qualità
positive scartando quelle negative: questo è il modo in cui dovete imparare.
Tutti voi che state facendo il
corso, dopo essere stati educati in questo centro studi, dovrete andare in
missione negli Stati Uniti, in altri paesi o nelle vostre rispettive nazioni e
quindi dovete prendervi la responsabilità di molte persone, a seconda delle
vostre capacità. Anche in America, se qualcuno vuole diventare un leader
mondiale, deve imparare a guidare le persone direttamente qui, sull’arena,
adottando i punti positivi da chi ha esperienza.
Allora quale deve essere la
vostra attitudine nell’adottare o ereditare le buone qualità degli altri? Se
continuate a criticare tutto, non la finirete più e non potrete imparare molto.
Supponiamo che abbiate intorno 10 leaders, se avete sempre qualcosa da
criticare e non credete mai a ciò che dicono, non sarete in grado di imparare molto,
ma se avete fiducia in quello che dicono e cercate di capire le loro esperienze
e il loro cuore allora vi sarà più facile svilupparvi e migliorarvi. Potete
analizzare e criticare le altre persone solo quando e se avete o la loro stessa
capacità o un’esperienza e una capacità maggiori. Chi sa giudicare giustamente
gli altri e crede nelle persone che ritiene capaci adottando i loro punti
positivi, avrà la possibilità di migliorare più in fretta degli altri.
Prima di ogni altra cosa dovete
avere in voi stessi la capacità di conquistarvi la fede o la fiducia di quelle
persone in modo che vi trasmettano i loro talenti e i segreti che hanno
imparato. Certamente avrete degli amici, ma anche fra amici intimi si hanno dei
segreti e a volte ci si trattiene dal parlarne. È nella natura umana non voler
dire agli altri i propri segreti a meno che una persona non sia molto ricettiva
e non li adotti ed applichi in modo proficuo, così che il nostro segreto o il
nostro modo di fare le cose le portino giovamento. In questo caso dobbiamo
essere in grado di giudicare se una persona userà il nostro segreto o la nostra
particolare abilità in modo buono.
Finora abbiamo imparato che
dobbiamo conquistarci la fiducia di quelle persone e far sì che credano che
useremo ciò che abbiamo appreso da loro in un modo migliore e per uno scopo più
grande. Ma questo, da solo, non basta. Dobbiamo essere in grado di sintetizzare
le cose imparate e, dopo aver acquistato esperienza in quei campi, valutare le
situazioni e su quella base o tradizione, portare dei miglioramenti. Per essere
un leader, dovete avere capacità organizzative ma, più di ogni altra cosa,
dovete essere una persona che è il centro dell’amore.
È semplice domandarci che tipo
di personalità ha Dio: innanzitutto possiamo dire che Dio è l’essere che vuole
credere e avere fiducia nelle persone anche quando non ne sono degne. Quando,
nel Giardino di Eden, Dio ordinò ad Adamo ed Eva di non mangiare il frutto
dell’albero della conoscenza del bene e del male, voleva avere fiducia in loro.
Naturalmente c’erano tante ragioni per cui non poteva fidarsi, eppure Dio cercò
di avere questa fiducia mettendoli nella posizione di suoi figli, sui quali
avrebbe potuto fare assegnamento. Anche nel creare l’universo, certo Dio fece
questo per sé stesso, ma, soprattutto, o in un altro senso, lo fece per i suoi
figli, Adamo ed Eva. Dio voleva dare amore, un amore dal valore incalcolabile,
a quei figli che non erano ancora maturi.
Per poter diventare dei leaders
responsabili naturalmente dovete essere dotati di certe qualità esteriori ma
poi, un’altra cosa anzi la cosa più importante, è sapere amare le persone,
saperle guidare con amore. Gli uomini hanno bisogno di qualcuno che li guidi,
che si prenda responsabilità per loro e si curi di loro; per questo vogliono
credere che il leader è una persona che vive per loro e che li ama. Queste sono
qualità indispensabili a un leader, un vero leader.
Quando diventerete un leader
della nostra associazione o nel mondo di fuori vi accorgerete che ci sono tante
cose di cui non vi potete fidare o su cui non potete fare assegnamento. Le
persone sono portate a tradirvi proprio quando avevate posto in loro la vostra
fiducia, e contavate su di loro. Quando siete traditi in questo modo, se vi
lasciate completamente prendere dalla disperazione e vi sentite così
scoraggiati da non riuscire a tirarvi su, allora vuol dire che vi dovete
ritirare dalla vostra posizione di guida. Per quanto possiate sforzarvi di
essere un buon leader, donando tutto voi stessi e il vostro amore per quelle
persone, a volte esse non solo vi tradiranno ma cercheranno perfino di
approfittare di voi. Quando un leader ama la sua gente in modo egoistico,
facendo il calcolo di quello che gli può tornare indietro come compenso, nel
momento in cui si troverà di fronte a un voltafaccia sarà portato scoraggiarsi
e, pensando di non essere fatto per quelle persone, abbandonerà la sua
posizione.
Quando siete responsabili per
questioni finanziarie, è facile. Fate i vostri conti, dite di aver ottenuto un
determinato profitto e pensate di aver fatto la vostra parte. Ma per chi guida
dal punto di vista spirituale le cose stanno in maniera diversa e sono molto
più serie. Nelle questioni economiche se avete ottenuto ciò che vi eravate
prefissi di raggiungere allora potete dire di avere successo; ma a livello di
cose spirituali anche se vi siete conquistati il cuore di alcune persone, se
altre si lamentano, sono giù di spirito e voi non siete in grado di distribuire
equamente il vostro amore in modo che tutti siano ugualmente infelici, non
siete un leader di successo.
Come guida spirituale non vi
dovete mai accontentare della risposta della gente e anche se al momento il
vostro gruppo è felice, dovete continuamente fare altre cose in più per cercare
di renderlo sempre più contento. Dato che Dio è il più grande fra tutti i
leaders spirituali potete facilmente immaginare quanto sia difficile la Sua
situazione. Pensate forse che le grandi guide spirituali del mondo provino
sempre felicità nel loro cuore? Se potreste farle parlare francamente, vedreste
quanto sono sempre angustiati, tristi e miserabili. Questo perché un leader
spirituale deve sempre dar via ciò che ha, deve sempre essere nella posizione
di donare. Ha continuamente a che fare con così tanti tipi di persone e se non
riesce a dar loro qualcosa, il suo amore in quel caso non deve essere
unilaterale, ma deve poter appagare ogni tipo di persona. Ci sono persone di
tutti tipi e se tutte non riescono a sentirsi contente e soddisfatti, che cosa
farete? A questo punto è facile che sorgano dei problemi.
Sotto questa prospettiva Dio,
allora, è l’essere più solo e più miserabile perché ha la responsabilità di
tutti gli uomini. Chi riceve non si accontenta facilmente e chi dona, da parte
sua, non ha nessuno da cui ricevere. Vuole ricevere dalle grandi figure
centrali, dai grandi leaders del mondo. Dio, così, deve essere colui che ha
tutte le cose e tutte le qualifiche, ma se trovasse solo persone che vogliono
unicamente ricevere qualcosa da Lui, sarebbe in difficoltà. Certo, Dio è pronto
a dare tutto ciò che ha, ma se ognuno volesse ricevere cose buone, ad esempio
il suo amore – è logico, tutti desiderano l’amore di Dio – allora sarebbe
veramente messo sotto torchio. Ecco perché deve insistere con voi, su come
realizzare la vostra missione e vorrà che abbiate fiducia non per voi stessi ma
per il bene degli altri, delle persone a cui darete fiducia, e vorrà che
doniate il vostro amore per gli altri e facciate tutto per il bene di chi è
sotto di voi. Quando diamo fiducia alle altre persone, quando le amiamo,
dobbiamo farlo a livello pubblico.
Ancora una volta bisogna che
dica che i leaders devono avere fiducia negli altri per il bene di queste
persone, sacrificandosi ed amandole non per sé stessi ma per il loro bene. Se
volete che le cose pubbliche si colleghino a voi, dovete vivere per un gruppo o
per uno scopo più grandi. Se fosse possibile personificare la fede o la fiducia,
vedreste che si aspetterebbero qualcosa da voi. Se chiedeste alla fede: “Dimmi
fede, in che tipo di persona ti piacerebbe aver fiducia?” Vi risponderebbe:
“Voglio credere ed avere fiducia nelle persone che vivono di più per il
pubblico”. Se poi personificaste il sacrificio e gli chiedeste per chi vorrebbe
sacrificarsi, lui vi risponderebbe: “Voglio sacrificarmi per le persone che
vivono più per il pubblico che per sé stesse”. Anche per l’amore vale la stessa
cosa. Se faceste anche lui la stessa domanda, vi direbbe: “Voglio amare di più
le persone pubbliche”.
Quando parlo di persone
pubbliche intendo dire coloro che, trovandosi sul livello individuale,
comunitario, o nazionale delle cose, pensano alle cose a livello mondiale. Fede
e fiducia nel senso più autentico della parola è fiducia per il pubblico. Un
pubblico più grande, il pubblico più grande di tutti. Lo stesso dicasi per il
sacrificio e per l’amore. Dio, essendo un essere di bontà assoluta, vive per il
pubblico, è totalmente per il pubblico e per le cose più grandi. Ecco cosa lo
mette nella posizione centrale.
Immaginate di trovarvi nel
punto centrale, dove tutte le direzioni si irradiano da voi e tutte le distanze
sono uguali. Quando siete un leader, siete la figura centrale ed essere figure
centrali significa che la vostra posizione è proprio nel mezzo e che non dovete
dare più peso a certe persone favorendone alcune a scapito di altre. Dovete
essere equi e giusti. Per poter smuovere le altre persone, per poterle
influenzare, dovete perdere o negare voi stessi. Quello che mangiate, dove
vivete, i vestiti che portate, tutto deve essere nel giusto equilibrio rispetto
agli altri.
Ora siete addestrati in un
centro perché in futuro diventerete i leaders di altre persone. Come perdere e
negare voi stessi è il primo problema che si pone, perché sapete bene quanto
sia forte il vostro concetto individuale. Se avete una personalità troppo
forte, dovete cercare di reprimerla; se il vostro carattere è tutto pieno di
punte, dovete cercare di grattarlo o levigarlo in modo che diventi rotondo.
Come leader non potete dire: “Il mio principio è dormire otto ore al giorno” o
“Non posso fare a meno di mangiare tre pasti” o “Devo essere trattato bene e mi
devono rispettare”. Come leader non vi potete neppure sognare di essere una
persona simile. Se siete un leader di tante persone e pensate alle cose in
maniera egocentrica, non considerando mai l’interesse pubblico, aspettate e
vedrete: presto perderete la vostra qualifica di leader e la gente non vi
rispetterà. Forse potete essere così furbi da riuscire a ingannare le persone
fingendo di essere davvero un grande leader – e questo può anche andar bene nel
mondo di fuori; ma in un movimento spirituale questa situazione non può essere
accettata. Il mondo spirituale lavorerà nel gruppo e la gente perderà fiducia
in voi e in qualche modo proverà antipatia nei vostri confronti. Se quando
siete un leader ve la prendete comoda e non vi date da fare stando alla testa
degli altri, potete star certi che perderete la vostra qualifica di guida.
Dovete sempre trovarvi ansiosi di fare di più, non potete starvene seduti con
le mani in mano, a cuor leggero, ma dovete sentire il desiderio di lavorare
ancora di più per la vostra gente e le altre persone e allora tutti vi
rispetteranno e sarete dei forti leaders, capaci di accrescere la vostra
autorità.
Nella Bibbia è scritto che
dobbiamo amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima e
sincerità e con tutte le nostre forze e se perdiamo questa qualità non siamo
tagliati per questa missione. Così posso affermare senza temere di sbagliarmi
che quando siete il leader di cento persone dovete essere l’individuo più
miserabile, infelice e meschino di tutti. E se avete la responsabilità di mille
persone dovete essere il più misero di tutti loro. Inoltre, chi è responsabile,
il leader, non può liberarsi del suo peso in qualunque momento, ma è gravemente
appesantito dalla sua responsabilità. Fortunatamente, tuttavia, quando siete un
leader spirituale, avete l’assistenza del mondo spirituale. In questo caso la
vita del leader deve essere una vita di grande e profonda fede.
Di fronte alle difficoltà
dovete essere in grado di ottenere la volenterosa cooperazione delle altre
persone, nonché il loro rispetto e la loro fiducia. Dovete poter attirare
l’attenzione della gente, facendo sì che si interessi a voi, vi creda e vi dia
fiducia, vi ami e si sacrifichi per voi. D’altra parte anche voi dovete fare la
stessa cosa per queste persone. A volte siete così scoraggiati dalla vostra
gente che potete mettervi a gridare dicendo: “Sono deluso dalle persone, ma voi
mi conoscete e spero che possiate amarmi ed avere fiducia in me; io, d’altra
parte, vi amo tanto e ho fiducia in voi”. In questo modo potrete ottenere
perfino la cooperazione spirituale della natura, che vi renderà più forti.
Per quanto piccola una cosa o
una persona possano essere, se avete fiducia in loro e donate tutto il vostro
amore, energia e sacrificio per il loro bene, certamente ne verrà fuori
qualcosa di grande. Tutto sommato quella del leader è la posizione più
difficile, perché è una posizione di debolezza e di abbandono. Ma quando siete
soli, deboli e abbandonati per amore degli altri, siete salvi, perché
riceverete l’aiuto dell’immenso mondo spirituale ed avrete molte esperienze spirituali
che vi rafforzeranno. Se siete pronti a ricevere questa cooperazione dall’alto,
passando attraverso tale genere di esperienze, vi troverete ad essere un leader
vittorioso perché avrete la cooperazione del lato spirituale.
È facile per me capire il cuore
di Gesù quando disse: “Se non sarete come questi bambini non potrete entrare
nel Regno di Dio”. Gesù si trovava in mezzo a tante difficoltà ed era deluso
dalle persone che non credevano in lui; a causa della loro mancanza di fede, si
rivolse perciò ai fanciulli e quando li vedeva, parlava con loro dicendo in
cuor suo: “Voi sì mi conoscete e mi potete credere, ed io vi amo e posso avere
fiducia in voi”. I bambini sono innocenti e puri e Gesù vedeva in loro una
qualità che li autorizzava ad appartenere al Regno dei Cieli.
Quando pregate non potete
vantarvi con Dio del vostro titolo di leader dicendo: “Oh, Dio. Io sono il
leader di un gruppo così e così; Ti prego, fai questo per me”. Dio non potrà
dare ascolto a una preghiera simile. Dovete essere capaci di mettervi in
posizione di bambini che invocano Dio piangendo, chiedendogli aiuto e negando
sé stessi. In quel momento il vostro io non esiste ma dovete semplicemente
affidarvi a Dio vedendo in Lui la sola cosa che esista al mondo; allora sarete
sicuri di ottenere una risposta.
I leaders a livello esteriore,
o a livello di questo mondo, pensano che il loro ruolo sia quello di dare
ordini alle altre persone; ma per i leaders spirituali le cose stanno
diversamente. La responsabilità vi verrà data quando sarete capaci di mettervi
in posizione di ricevere ordini, di obbedire e di rispondere ai bisogni degli
altri.
Ciò che mi ha lasciato sorpreso
negli Stati Uniti, quando sono venuto qui per la prima volta, è che per
consultare un medico dovete fissare un appuntamento. Mi è venuto immediatamente
da pensare che allora i malati devono avere una malattia o un disturbo in base
a un certo orario. Ho potuto vedere che i dottori fissano gli appuntamenti da
un punto di vista egocentrico. I medici sono persone che hanno a che fare con
le vite umane, perciò, in caso di necessità, dovrebbero essere disponibili a
curare gli ammalati tutto il giorno, a qualunque ora, addirittura 24 ore al
giorno.
I leaders spirituali devono
andare al di là delle limitazioni temporali ed essere in grado di prendersi
cura delle persone in qualsiasi momento di bisogno. Persino a costo di
sacrificare le vostre ore di sonno, dovreste essere sempre pronti ad aiutare
gli altri. Non dovete pensare ai vostri pasti in termini di un orario fisso.
Dovete coltivare l’attitudine a mettere la vostra vita a disposizione delle
altre persone in qualunque momento. Se come leader avrete questa mentalità e la
metterete in pratica, sarete un bravo leader, un leader di successo. Quando
vedete dei punti negativi negli altri o degli sbagli fatti nel vostro gruppo,
non siate troppo impazienti o veloci nel giudicare le persone, respingendole e
mandandole via, ma aspettate e incoraggiate i loro punti positivi e le loro
cose buone che sono state fatte, e poi riservate il vostro giudizio alla fine
con la speranza che quelle persone correggano il proprio errore. Molto
probabilmente scoprirete che una persona che adesso sta facendo cose
meravigliose, se anni addietro l’aveste respinta ora non sarebbe qui e magari
si ribellerebbe contro di voi: invece sta facendo un ottimo lavoro, dopo
essersi pentita ed aver corretto da sola il proprio errore.
Tenendo presenti tutte queste
cose, si potrebbe dire che i leaders sono nella posizione più miserabile. Per
quanto possono vivere d’amore e d’accordo, la loro casa è aperta a tantissime
persone, e così quando qualcuno bussa alla loro porta, sono pronti a ricevere
qualunque persona, a qualunque ora, nel salotto, nella camera da letto o da
qualsiasi parte. La vostra casa, così, diventerà un luogo pubblico. Quando chi
vi viene a visitare ha urgente bisogno di voi, lo dovete ricevere, anzi in quel
momento siete tutto per quella persona, non per vostra moglie; dovrà sembrare
che amate quella persona perfino più di vostra moglie. Il leaders vorrà vendere
tutto ciò che di bello sua moglie ha, usandolo per chi ne ha bisogno. E allora
che ne sarà della sua famiglia? Se la moglie non fosse comprensiva, in quella
casa si potrebbe arrivare a una rottura.
Dovete rendervi conto che
questa non è una difficoltà di breve durata, ma una difficoltà che vi
accompagnerà per tutta la vita. Quante famiglie sono capaci di sopportare tutto
ciò, perseverando fino alla fine, mantenendo una buona attitudine, aiutandosi a
vicenda e accettando l’idea di vivere così? Questa è la posizione del leader,
una posizione in cui c’è sempre una croce da portare. Se le persone che vi sono
vicine parlano bene di voi, vi amano e si sacrificano per il vostro bene,
dovreste dire loro di sacrificarsi piuttosto per le persone per le quali io
desidero che si sacrifichino, e di amare quelli che io amo. A tavola, prima di
mangiare il primo boccone di cibo, dovete pensare alla vostra gente e anche
quando state per comperarvi un vestito dovete prima pensare a loro. Perfino
quando è il momento di andare a dormire dovete pensare a loro, a quanto devono
essere stanchi: così, tutto per voi diventerà una croce. Sarete così sfiniti
che vi appisolerete per un attimo e subito proverete vergogna e vi sentirete in
colpa. Quando la vostra attitudine di leader sarà quella che ho descritto,
allora il mondo spirituale si metterà in movimento per cooperare con voi, solo
così sarete un leader di successo.
Dovete usare le vostre cose per
il bene degli altri; dovete farvi un nuovo esame di coscienza per vedere se i vostri
occhi non sono stati usati male ma sono stati usati per gli altri; e lo stesso
dovete fare con le orecchie, il naso, la bocca e le gambe. Ogni cosa, quando è
stata usata per il bene degli altri, farà di voi una persona di successo,
altrimenti sarete un fallimento.
Ho elencato molte qualità
necessarie per poter essere un leader responsabile. Pensate di possederle? (Si)
Per diventare questo tipo di leader, dovete ricevere un buon addestramento.
Prima di diventare un leader responsabile di mille persone dovete allenarvi ad
essere un buon leader per una sola persona. Dovete farvi questa domanda: “Ma
io, ho almeno una persona che possa veramente avere fiducia in me, contare su
di me e vedere in me un vero leader e maestro?” Se poi avete superato tutte queste
prove o fatto tutte queste esperienze, e avendo tali qualifiche siete mandati
in missione, dovrete cominciare col conquistarvi il cuore di un individuo a
livello di perfezione. Se volete diventare il leader perfetto per una persona,
dovete prendervi la responsabilità di tutto il suo benessere, compreso
criticarne i punti negativi ed esaltarne e incoraggiarne quelli positivi. Non
potete dire: “Io sono responsabile delle tue buone qualità, ma non di quelle
cattive”, ma dovete prendervi la responsabilità per tutta la sua persona.
Quello che vi porta a separarvi o a dividervi da qualcuno sono sempre i punti
negativi, non quelli positivi. Per questo dovete essere capaci di abbracciare
tanto gli aspetti positivi che quelli negativi, prendendo responsabilità per entrambi.
Dovete essere in grado di aiutare questo individuo a eliminare i suoi lati non
buoni in modo che diventi una persona in gamba, capace di aiutarvi.
Poi vi dovete sempre porre
questa domanda: “Posso prendermi responsabilità di una singola persona al
livello perfetto?” Se siete qualificati a fare questo, allora potrete essere
responsabile della vostra famiglia come un bravo leader, un leader perfetto, in
quell’ambito. Quindi non avrete problemi a diventare leader di un gruppo più
grande. Se volete diventare il leader perfetto della vostra famiglia, vuol dire
che dovete portare la croce per i vostri familiari; se poi loro si prenderanno
la responsabilità dei propri problemi tanto meglio. Ma se non sapranno farlo e
voi vi prenderete la responsabilità dei loro difetti, allora dovranno almeno
obbedirvi e dipendere da voi in questo. Perciò dovete allenarvi a fare queste
cose. Se siete un buon leader per la vostra famiglia, non avrete alcun problema
ad essere il leader della vostra chiesa. In questo caso dovrete pensare ai
membri della vostra chiesa come se fossero i membri della vostra famiglia ed
essere pronti a prendere responsabilità per qualunque difetto essi abbiano;
così potranno fare assegnamento su di voi.
Invece di lasciare che siano
gli altri a prendersi responsabilità per sé stessi o reciprocamente, dovete
essere voi a sentirvi responsabili per loro o per gli aspetti negativi che essi
hanno. In tal caso, la gente che dipende da voi dovrà accettare volentieri la
vostra guida. La stessa cosa vale anche per un capo nazionale. Dovete
domandarvi se siete atti a fare queste cose e potrete giudicare da voi stessi
se siete un bravo leader, un leader con le qualifiche necessarie.
Quando lavoro per gli Stati
Uniti, se darò a questa nazione più amore e fiducia di quello che le darebbe
Dio, cosa succederà? La conclusione è che Dio non potrà giudicare troppo presto
l’America; a meno che Egli non dia a questa nazione più di quanto le dà il suo
leader, non potrà giudicarla e il giudizio verrà ritardato. Mi seguite? (Sì).
Così è facile capire in che
modo possiamo guidare questo paese: bisogna prenderci la responsabilità dei
suoi difetti e delle sue difficoltà. E quali sono le difficoltà maggiori di
questa nazione? Innanzitutto il declino e la crisi del mondo cristiano.
Dobbiamo sentirci responsabili per la corruzione del cristianesimo. In America
non solo il pensiero cristiano, l’ideologia su cui è stata fondata questa
nazione, si va corrompendo, ma anche le famiglie che abbracciano questa
ideologia stanno corrompendosi e crollando. E se la famiglia crolla, significa
che sta crollando la stessa nazione. Inoltre il comunismo, l’ideologia che nega
Dio, sta infiltrandosi in questo paese, e insidia il cuore delle persone
allontanandole da Dio. Questi sono i tre problemi più gravi.
Dobbiamo essere un forte gruppo
di persone che vanno sempre avanti, mentre il mondo cristiano sta
corrompendosi. Proprio quando gli stessi cristiani stanno portando alla rovina
questo paese, noi, che proveniamo dal cristianesimo, dobbiamo essere in grado
di salvarlo. Dobbiamo essere cristiani di una diversa specie. Siete diversi
dagli altri cristiani? (Sì). Allora per noi c’è speranza. Quanti anni ci
vorranno per salvare questo paese, quante centinaia, quante migliaia di anni?
Forse direte che potremmo farlo nel giro di dieci anni e vi immaginate già che,
passato questo periodo, vi potrete riposare. Invece dovete essere pronti a
lavorare per questa nazione per tutta la vostra vita. Siete capaci di prendervi
questa responsabilità? (Sì). Allora siete persone che promettono bene. Dunque,
datevi da fare.
La disunità e la disgregazione
familiare sono, come ho già detto, un altro problema a causa del quale molti
giovani stanno abbandonando le loro case; nascono così problemi di delinquenza
minorile. E come cerchereste voi di risolvere questi problemi? Dobbiamo fare
esattamente il contrario di quello che stanno facendo questi giovani; quando ve
lo ordinerò, tornerete a casa vostra a restaurare la vostra famiglia, i vostri
vicini, parenti ed altre persone. Saprete farlo? Mentre farete questo lavoro
non dovete essere come i vostri genitori o come i membri della vostra famiglia
fisica, naturalmente né comportarvi come i vostri parenti, vicini o amici;
dovrete essere diversi da loro di 180 gradi.
Nel mondo, l’ambizione comune
della gente è avere successo dal punto di vista economico, ma voi dovete avere
un’ambizione diversa, anzi quasi opposta alla loro. Nel mondo di fuori le
persone, soprattutto i comunisti, vogliono diffamare gli altri e trovare sempre
da ridire sul loro conto, e anche se non avete dei difetti pretenderanno che li
abbiate. Allora cosa farete lottando contro di loro? Per poter crescere così in
fretta i comunisti non hanno badato a mezzi, ma noi dobbiamo avere molta più
forza e coraggio di loro. Ci vuole un leader che sia abbastanza forte da
potersi sacrificare per amore degli altri portando una croce più pesante della
loro e che sia dotato di tutte quelle qualità che ho elencato prima.
Ciò che ho fatto finora in
questa nazione attirando l’attenzione del pubblico sul nostro movimento,
rimarrà per lungo tempo, quando erediterete questa missione e la porterete
avanti. Dovete essere capace di rivitalizzare il mondo cristiano, di riportare l’unità
nelle famiglie, di mantenere l’armonia come la più piccola cellula della
società e della nazione e di abbattere il comunismo spazzandolo via e
trasformando tutta la gente del mondo in persone che amano Dio. Forse non sarà
così facile come sembra e non potrete certo farlo standovene con le mani in
mano. Tutta la popolazione americana è ansiosa di fare questo lavoro ma finora
non c’è riuscita. Così il nostro piccolo gruppo di persone vuole darsi da fare
e si è mobilitato per questa missione. Pensando a questo, potete forse mettervi
il cuore in pace dicendo: “Provvederà a tutto nostro padre; farà tutto lui e
noi ce ne possiamo stare tranquilli senza fare niente, con le mani in mano”.
Potete far questo? (No). Dovete continuamente mettervi nella mia posizione ed
essere dei leaders responsabili almeno per qualche gruppo di persone; allora
sentirete il mio cuore e farete come me.
Gesù fu colui che, come
rappresentante, portò la croce al posto degli altri; fu l’unica figura storica
che si offrì volontariamente di prendere la croce su di sé e di assumersi la
responsabilità della vita delle altre persone collegandosi a loro per tutta
l’eternità a livello spirituale. Considerato ciò, dovete cercare di pensare o
di immaginare come vi comporterete quando in futuro avrete la responsabilità di
tutta la popolazione del mondo.
Quando dovrete lottare contro
la forza dei comunisti, potrà essere anche abbastanza semplice, ma quando
vorrete assorbirli e conquistare il loro cuore portandoli ad essere come noi,
allora come agirete nei loro confronti? Se lottate contro di loro
sottomettendoli con la forza, non saranno conquistati nel vero senso della
parola ma potranno di nuovo raccogliere le loro forze e venirci contro. A
tempo, invece, dopo averli vinti, dobbiamo essere in grado di assimilarli e
farli diventare nostri membri. Se non stabiliamo il principio di poter avere
fiducia in loro, amandoli e sentendoci responsabili della loro vita eterna, non
saremo dei veri vincitori. Anche i comunisti, a modo loro, stanno pensando di costruire
un regno. Ma attraverso immensi sacrifici noi li salveremo e li restaureremo,
mostrando loro che il regno che intendiamo costruire noi è di gran lunga
migliore di quello che hanno immaginato loro; così si convinceranno. Se non
facciamo questo, però non si lasceranno convincere.
Allora, secondo voi, qual è il
problema più grande di tutto il mondo, di tutto l’universo? Satana. E chi si
prenderà la responsabilità per lui? (Noi). È facile dire così. Anche se non è
così semplice come può sembrare, potete veramente prendervi responsabilità per
lui? Sarebbe bello se potessimo dire a Dio: “Non ti preoccupare di Satana. Ce
ne assumeremo noi la responsabilità, lo vinceremo e lo porteremo al tuo
cospetto”. In tal caso, dovrete essere in grado di conquistarvi la fiducia di
Dio e far sì che Egli conti su di voi. Siete capaci di fare questo? (Sì).
Potete prendervi responsabilità per Satana? (Sì). Allora vuol dire che dovete
tagliargli la testa e portarmelo? (Sì). Ma pensate un attimo se Dio l’ha
lasciato tranquillo, senza decapitarlo per 6000 anni, Satana, l’essere che ha
costantemente accusato l’uomo, cosa vorreste fare allora voi? Se c’è qualcuno
che odia Satana, Dio è quello che lo odia più di tutti, più di chiunque altro.
Se a Dio che è onnipotente ci sono voluti 6000 anni per annientare Satana e non
ha ancora completato l’opera, quante più difficoltà dovremo affrontare noi se
vogliamo occuparci di lui! Quando dite che vi prenderete responsabilità per
Satana, pensate che lui verrà facilmente ai vostri piedi? (No) Penso che il
problema sia proprio questo: chi riuscirà a vincere veramente Satana.
Un segreto per sconfiggere
Satana è quello di saper fare ciò che lui non sarà mai capace di fare. La sua
caratteristica è quella di essere estremamente abile a distruggere le cose, e
in particolare, gli interessa rovinare tutto ciò che è buono. Se siete più
forte di lui, per poterlo dominare dovete essere capaci di distruggere quello
che ha. E cosa è più facile: distruggere il bene o distruggere il male? (Il
bene). È più facile per una persona buona diventare cattiva o per una persona
cattiva diventare buona? È più facile che una persona buona diventi cattiva:
distruggere è più facile che costruire.
Satana è l’essere più depravato
che ha distrutto la bontà dei figli di Dio nel Giardino di Eden. Potete
prendervi responsabilità per questo vostro nemico così spietato? Prima di
rispondermi affermativamente, vi siete mai soffermati a pensare quanto può
essere cruenta questa battaglia? Se aveste in mano vostra tutti comunisti, tutti
i Satana, li accogliereste dicendo: “Succeda pure quello che vuole, io sono
pronto a combattere contro di loro e a vincerli”. Potreste dire così? (Sì). Se
questo è vero, voi diventerete il salvatore dei comunisti, il salvatore di
Satana.
Abbiamo un compito talmente
vasto davanti a noi e per essere abbastanza qualificati da poterlo fare,
dobbiamo poter dare fiducia a queste persone, sacrificandoci per loro ed
essendo pronti ad amarle come ameremmo la nostra gente. Prima viene la fiducia,
poi il servizio, poi l’amore e infine il sacrificio. Bisogna avere fiducia,
servire, amare e sacrificarsi per queste persone; non c’è nessun altro modo per
poterle vincere. Vi va l’idea? (Sì). Dovete accettare prontamente queste cose;
dovete essere capaci di avere fiducia in loro mentre non si comportano bene,
dovete saperli servire, amare e sacrificarvi per loro e in più dovete fare
tutte queste cose con il cuore, non di malanimo o con riluttanza, ma con il
cuore, dal profondo del vostro cuore. Potete fare questo?
Cosa pensate che farebbe o come
si comporterebbe Dio? Ci avete mai pensato? Persino per Lui questo è un lavoro
estremamente difficile. Egli stesso vuole dimostrarsi degno di fiducia,
fidandosi di loro, servendoli, sacrificandosi per loro fino all’estremo limite.
Se non sapete dare fiducia ad una persona quando non se la merita, o non siete
capaci di servire qualcuno che non ne è degno, o di amare persone che non sono
amabili e di sacrificarvi per il bene di chi non si merita tale sacrificio, se
non sapete fare tutte queste cose, non siete qualificati ad essere una persona
responsabile.
Quando Dio dovette abbandonare
Gesù nelle mani di Satana e lasciare che venisse ucciso, quella fu una
dimostrazione del suo amore per l’umanità. Perfino a costo del suo amato
figlio, Dio dovette credere che prima o poi la gente si sarebbe salvata e servì
gli uomini donando la vita di Gesù sacrificandolo per la salvezza di chi si era
scagliato contro di lui. Questo è il tipo di attitudine che vi qualifica come
leader responsabile. Volete essere questo tipo di leader? (Sì). Allora dovete
capire che non è un lavoro facile. Ma se siete disposti ad accettare questa
responsabilità e a portarla fino in fondo, allora Dio vi darà fiducia e farà
assegnamento su di voi.
Dio e nella posizione di fare
questo lavoro ma dal momento che è un essere invisibile ha mandato il Messia a
lavorare al suo posto e noi dobbiamo seguirlo camminando secondo il suo
esempio. Dopo avere costruito il Regno di Dio sulla terra a chi lo lasceremo? A
tutta l’umanità, naturalmente. Ma poiché come sapete, metà della popolazione
del mondo è comunista, vuol dire che, in un certo senso, lasceremo il regno che
avremo costruito nelle mani dello stesso Satana. A quell’epoca, però, i
comunisti e Satana non saranno più nostri nemici, ma si saranno convinti che
meritiamo fiducia e colpiti dal nostro comportamento, si uniranno a noi. Mi
capite?
Dio da parte sua, ci farà
passare attraverso tre stadi per poterlo incontrare e poter costruire il Suo
Regno. Dobbiamo essere in grado di creare un regno per tutto il mondo: prima
per le persone che amano Dio, poi per i comunisti. Ciò significa che dobbiamo
trasformare il mondo comunista nel Regno dei Cieli e gli uomini del mondo
satanico in cittadini di quel Regno. Se e quando avremo costruito il Regno dei
Cieli sulla terra fino ad un certo livello, pensate che i comunisti vorranno
subito venire a vivere là come cittadini di questo regno? (No). Allora, per
poterli assorbire nel nostro mondo, dovremo avere un sistema economico più
forte del loro, nonché una cultura e un sistema politico migliore del loro. E
poi, dopo avere assimilato il mondo comunista e averlo fatto entrare nel nostro
Regno, pensate Satana sarà contento di entrarne a far parte anche lui? (Sì).
Sì? La natura di Satana è quella di opporsi, almeno inizialmente, a tutto ciò
che è buono; ha sempre contaminato e distrutto ogni cosa buona e il mondo sotto
la provvidenza di Dio, perciò cercherà di sferrare il suo ultimo attacco al
Regno dei Cieli.
Dio, di per sé, non può
perdonare Satana, l’origine del peccato. Allora chi potrà scusarlo e
perdonarlo? Colui che è in posizione di Adamo, dopo avere restaurato Satana,
dovrà essere in grado di portarlo a Dio, dicendogli: “Ho restaurato Satana,
l’ultimo dei Satana, e l’ho portato al Tuo cospetto, Ti prego, picchia me,
punisci me, fai a me tutto ciò che vuoi al posto suo e perdonalo”. Solo allora
il risentimento di Dio sarà sciolto e spazzato via ed Egli sentirà di voler
perdonare Satana. Questa è la natura della croce che dovremo portare. Pensando in
questo modo, Gesù, perfino sulla croce dovette pregare per i suoi nemici e
benedirli. Vi sembra una cosa facile da farsi, questa? (No). E se è così
difficile, allora potete veramente assumervene la responsabilità?
Se dopo essere entrati nel
movimento, nel giro di un anno alcuni dicono di essere sfiniti e altri scappano
via e si allontanano, come posso fidarmi di voi? Recentemente sono stato in
barca a pescare tutto il tempo. Qualche volta ho portato con me dei membri
giapponesi, americani o di altre nazionalità e li ho messi alla prova per
vedere quante difficoltà riuscivano a sopportare, senza dormire continuando a
fare sempre la stessa cosa senza fermarsi mai. Per Allen deve essere molto
dura: è l’ufficiale di rotta della barca e sono sicuro che dopo una giornata di
lavoro senza poter dormire, dopo aver lavorato sul ponte 24 ore, sarà sfinito e
dirà: “Ma che uomo è il padre! Mi fa sfacchinare per 24 ore di seguito”. Io non
sto facendo questo perché voglio prendere tanti pesci, ma perché voglio
stabilire la condizione di aver amato il mare più di chiunque altro. Quando
pesco lo faccio come se stessi pescando Satana e volessi liberare alcune
persone dal mondo satanico, o quando riesco a prendere qualcosa mi immagino
sempre di poter dare da mangiare ai nostri membri.
Ho sentito qualcuno dire, dopo
aver lavorato due giorni sulla barca insieme a me, che io sono un uomo di
ferro. Ma io sono proprio uguale a voi, non sono un uomo di ferro né un
superuomo. Quello che mi rende diverso è che io ho uno scopo molto chiaro
davanti a me e la forte determinazione a non arrendermi finché non l’ho
raggiunto. Forse nessuno mi capirà, ma per me questo non è un problema. Ecco
l’unica differenza che c’è fra me e voi: qualunque cosa faccia, una volta che
la inizio non la mollo più finché non l’ho realizzata con successo. Immaginate
di personificare la barca: la mia intenzione è che la barca arrivi ad ammettere
di avere il proprietario migliore. La barca stessa, se ha uno spirito, vorrebbe
stabilire il record di aver pescato il maggior numero di pesci in un giorno e
vorrebbe percorrere molte più miglia di tutte le altre barche. Questo è il mio
modo di pensare.
Nel 1965 quando feci il giro di
48 stati in 40 giorni, mi sedevo accanto all’autista e, ad esempio, mentre
viaggiavo verso Key West e lui doveva guidare fino alle due o alle tre del
mattino, io continuavo a svegliarlo dandogli dei pizzicotti. E perché facevo
questo? Perché sapevo che non stavamo facendo un giro turistico. Già fin dal
quel momento stavo facendo piani per quello che stiamo realizzando adesso.
Sognavo il giorno in cui avrei parlato ad un vasto pubblico o all’equipaggio di
una nave o a cose del genere. In futuro avrò anche un’impresa marittima;
diventerò il più grande di tutti pescatori e ho intenzione di mettere su una
compagnia di navigazione.
Per essere capaci di guidare le
persone, l’equipaggio di una nave, ad esempio, o degli uomini d’affari, dovete
sapere sul loro conto molte più cose di chiunque altro. Fra tutti i lavoratori,
gli operai di un equipaggio, i mozzi di una nave, i lavoratori delle miniere,
nonché i contadini sono i più importanti. Per poter conoscere le persone dovete
fare le loro esperienze. Io ho fatto l’esperienza di lavorare nelle miniere; so
scavare i tunnel col trapano, so piantare i picchetti per costruire le
impalcature. Perciò non pensate a me come a un qualunque leader religioso, un
leader religioso come tutti gli altri. Non mi va l’idea. Non c’è nulla che non
abbia sperimentato. Sono bravo in qualunque prova atletica; sono bravo nel fare
amicizie. Ovunque vada, faccio subito amicizia con le persone che mi stanno
intorno; ho esperienza in tanti campi ed è proprio perché mi sono allenato in
questo modo che posso fare il lavoro che so facendo adesso. Quando intraprendo
qualcosa, qualunque essa sia, voglio entrare in competizione con gli
specialisti in materia. È facile, secondo voi, fare questo per un uomo
qualunque? Ma a che scopo sto agendo così? Lo faccio perché in futuro dovrò
guidare queste persone. Perfino in prigione, in meno di tre giorni, riuscivo a
far sì che i miei compagni di cella mi obbedissero; quella era come una forma
concentrata della società del male e afferrando la natura di quelle persone e
comprendendo lo sfondo da cui provenivano, riuscivo facilmente a influenzarli.
Attraverso queste esperienze mi sono a poco a poco costruito la qualifica di
leader e questo certo non è un lavoro facile.
Ascolto la storia delle
persone, provo per loro una profonda simpatia, piango insieme a loro e in
questo modo voglio toccare il loro cuore così che si sentano commosse. Fino ad
oggi ho messo alla prova così tante persone. Avendo stabilito un certo
standard, quando metto gli altri alla prova, prima o poi nel giro di tre anni,
non riescono a starmi dietro. Che dire allora dei giovani americani? Potete
superare le mie prove? (Sì). Recentemente ho sentito che – non so esattamente –
un rappresentante di uno Stato o un capo-team regionale della raccolta fondi è
scomparso senza dire nulla. Questa è una disgrazia che va a scapito di tutto
quello che questa persona è stata fino ad ora, maschio o femmina che sia.
Fareste questo, disonorando voi stessi? È facile dire di no, ma per poter
diventare un leader in gamba dovete farvi un programma per tutta la vostra
vita.
Ogni volta che, sfogliando i
giornali, leggo che dei criminali sono stati condannati a morte, studio il loro
retroscena per vedere se queste persone hanno fatto quello che hanno fatto per
uno scopo più grande. Se qualcuno sta per essere condannato a morte per ciò che
ha fatto volendo raggiungere uno scopo, non deve avere rimpianti e non deve
cercare di essere assolto. Riuscite a rimanere così calmi e padroni di voi
stessi difronte alle difficoltà? (Sì). Ne dubito.
Quello che sto facendo negli
Stati Uniti va a rischio della mia vita – tanto sono serio. Ma se avete
l’ambizione di salvare un certo numero di nazioni o il mondo intero, potete
forse pensare di farlo senza mettere a rischio la vostra stessa vita? Forse
vorreste trascorrere una vita felice e fare in modo che anche gli altri
vivessero contenti, ma questo è pressoché impossibile. Se per poter salvare una
nazione del mondo, per poter conquistare l’indipendenza, tante persone sono
state martirizzate, hanno negato sé stesse finendo per essere uccise, quanto
più difficile, allora, deve essere costruire il Regno dei Cieli? Ciò che
desidero è che facciate veramente del vostro meglio nella missione che vi è
stata assegnata. Non cercate di lamentarvi e non tentate neppure di trovare
scuse. Siate grati di essere ancora vivi. Senza questo tipo di determinazione,
non potrete mai salvare una nazione. Se volete salvare una nazione dovete
essere più forte di lei ed avere più valore. Se questo paese ha una storia di
1000 anni, dovete mettervi in testa che saprete aspettare continuando a lottare
perfino 1000 anni, se ve ne fosse dato il tempo. Se non siete pronti a far
questo, non potrete salvare la nazione.
Dunque voglio che capiate
quanto è difficile il lavoro che stiamo per intraprendere da ora in poi; siate
pronti a diventare dei leaders degni di fiducia su cui fare assegnamento.
Quando guardo qualcuno lavorare in giardino o fare qualsiasi altra cosa, penso
sempre: Se fossi al suo posto, abolirei dalla mia mente il concetto del tempo e
vedrei quel lavoro come un lavoro che appartiene unicamente a me, pensando che
non c’è nessun altro che lo farà al mio posto. Così potrei andar avanti a
lavorare senza dovermi fermare dopo una certa ora. Solo quelli che ne hanno
fatto esperienza, sanno come sia una cosa quasi sacra, amare il lavoro e
lavorare fino all’esaurimento delle forze, sdraiarsi dormire, sprofondando nel
sonno sul posto di lavoro. Allora la vostra meditazione o la vostra preghiera
in quel luogo saranno ascoltate ed esaudite. È una cosa di sublime bellezza,
anche se in quel momento magari sarete tutti sporchi di fango e trasuderete
dappertutto e avrete la faccia imbrattata come quella di una bambola buttata
nella spazzatura o qualcosa del genere. Agli occhi di Dio, questa è una cosa
bellissima. Potete immaginarvi la scena.
Quando andate a testimoniare in
un villaggio lontano e lungo la strada vi mettete a testimoniare ogni volta che
incontrate qualcuno, e quando avete fame vi sdraiate per terra e vi riposate un
momento e se avete qualcosa da mangiare la mangiate, e se vi siete portati un
po’ di cibo ve lo gustate, altrimenti, se non avete niente, vi dimenticate di
essere affamati: questa è una cosa bellissima. Supponete di essere quasi morti
di fame e che, chiedendo la carità, vi venga offerta una fetta di pane: quando
la mangerete non potrete mai più dimenticare quella delizia. Solo chi ha fatto
un’esperienza del genere lo può sapere. In questo caso siete più di un filosofo
e proprio attraverso questa esperienza troverete una filosofia molto profonda.
Così potrete dire a voi stessi che non siete un mendicante, ma filosofo o un
poeta e che da questo genere di vita imparate tantissimo. In questo modo sarete
capace di smuovere il cuore delle persone e non potrete vergognarvi di voi
stessi.
Io ho fatto tante cose che
nessuno potrebbe mai immaginare siano il tipo di lavoro fatto dal reverendo
Moon, il leader di un gruppo così meraviglioso. In un certo senso talvolta
sembra che sia molto crudele, ma se dovete fare un grande lavoro a volte
bisogna diventare impietosi per tagliar via tutto ciò che è cattivo o le persone
non buone, come se, per sopravvivere, vi amputaste un arto andato in cancrena.
È una cosa crudele ma va fatta. Sul mio corpo ci sono tante cicatrici e a volte
mi sono curato senza avere a disposizione nessuna medicina. Dovete sapere,
dovete capire quanto sia grande la forza che viene dall’attitudine spirituale
dell’uomo.
Forse non ne avete mai fatto
l’esperienza, ma quando bevete un bicchiere di fiele, all’inizio ha un sapore
amarissimo, ma alla fine sentirete sulla lingua un gusto dolce. Non lo capirete
mai, se non lo sperimentate, quanto sia dolce il gusto che viene dopo l’amaro.
Nessun vi può portare via quello che avete fatto e voi siete l’unica persona
che possa attribuirsi il merito delle vostre buone azioni. So che non c’è
nessun altro, tranne me, che possa fare il lavoro che sto facendo, lo posso
dire senza paura di sbagliarmi. Nessuno, nessun’altra persona al mondo può fare
questo lavoro tranne me. È perché ho osservato questi principi, ci sono passato
attraverso io stesso, che posso affermare questo con forza e voglio che
seguiate il mio esempio. Altrimenti non vi consiglierei con tanta autorità.
Voglio che facciate tutte
queste esperienze e realizziate queste cose, diventando persone degne di
fiducia, anche quando ci sono da affrontare dei sacrifici. Solo quando siete
disillusi dagli altri eppure continuate ad amarli, avete veramente superato la
prova ed io posso fidarmi di voi e mandarvi fuori in missione. Quando guardo le
persone subito alla prima occhiata, posso giudicare che tipo di personalità
hanno. Se poi mi soffermo più a lungo, divento sempre più acuto e penetrante.
Allora cerco di dimenticarmi di tutte queste cose, perché se mi mettessi a
studiare attentamente la vostra natura e il vostro carattere, allora davvero
non potrei fidarmi di voi; così, per riuscire a darvi fiducia, chiudo
semplicemente gli occhi e non penso a nulla. Invece per potervi giudicare vi
guardo negli occhi, perché gli occhi sono quelli che rispecchiano maggiormente
il vostro carattere riflettendo ciò che siete. Anche le orecchie, il naso, la
bocca sono l’espressione del vostro io interiore, ma più di tutto lo sono gli
occhi. Occhi rotondi, occhi grandi, occhi piccoli, occhi a mandorla, il modo in
cui si aprono e si chiudono, il modo in cui guardano le cose, sono tutti diversi
per ogni persona e rivelano il vostro carattere. Così, se ricordo queste cose,
tutto diventa più complicato: dovermi dimenticare di questo è davvero per me la
cosa più difficile.
Facendo una distinzione
approssimativa, vediamo che i francesi hanno tratti e personalità diverse dai
tedeschi, i tedeschi dagli italiani, gli italiani dagli inglesi e gli inglesi
dagli americani. È molto interessante. Ma noi dobbiamo amare indistintamente
tutte le persone, ad onta di tutti i loro difetti e dello sfondo diverso da cui
provengono. Potete dunque immaginare come questo sia per me l’aspetto più
difficile, dovendo guidare così tante persone provenienti da nazioni così
diverse. Ma anche se all’inizio per me siete degli estranei mi viene
immediatamente da amarvi, da avere fiducia in voi e da fare assegnamento su di
voi, essendo pronto a sacrificarmi per amor vostro. Se non facessi questo non
potrei aspettarmi che mi amiate, che abbiate fiducia in me e vi sacrifichiate
per me facendo cose di valore. Avendo queste qualità non mi sognerei mai di
sfruttarvi o di abusare di voi, ma piuttosto sono pronto a lasciare che siate
voi ad approfittare di me. Voglio che poniate una piccola condizione che mi
permetta di darvi di più. Qualunque cosa abbiate fatto o farete sarà molto più
piccola di ciò che riceverete ed erediterete da me su quella base. Quando,
vedendomi fare queste cose, mi rispettate, mi volete bene e mi amate per quello
che sono attraverso ciò che faccio, allora potete immaginare la natura di Dio e
cosa Egli pensi di me o di voi quando mi seguite.
Per essere dei leader in gamba
dovete allenarvi, addestrarvi bene sia a livello fisico che a livello
spirituale. Nelle altre chiese le persone cercano soltanto la propria salvezza
spirituale e pensando al mondo che verrà dopo la morte, vi si preparano
lavorando duramente. Noi però vogliamo trasformare questo mondo in un posto
dove si viva meglio, nel Regno dei Cieli sulla terra. Così quello che stiamo
facendo noi è diverso ed ha più valore di quello che stanno facendo loro. I
talenti e i doni che avete sono limitati e se volete soltanto che le persone
rispondano ai vostri gusti e ai vostri interessi, quante ne perderete! Il
numero sarà limitato, perciò da parte vostra dovete cercare di adattarvi a loro
e di conquistarveli.
Voglio che vi mettiate in testa
che dovete accettare prontamente qualsiasi ordine o addestramento che vi viene
richiesto qui, non di malanimo ma volentieri, dal profondo del vostro cuore,
senza pensare che non siete capaci di farcela. Ne avete la capacità. Vi voglio
fare un esempio. Io sono sicuro di riuscire a trasformare un dilettante o
qualcuno che ha preso alla leggera il suo lavoro, in una persona esperta in
ogni tipo di lavoro. La competenza e l’abilità non sono altro che il numero di
volte che uno ha ripetuto la stessa cosa, perciò voi potete diventare degli
esperti e degli specialisti. Certo, ci sono delle differenze fra chi è dotato
per natura di una certa qualità e chi no, ma se in qualche campo non siete
particolarmente dotati, allora potete lavorare due o tre volte di più e
raggiungere così la vostra metta.
Al tempo in cui andavo ancora
scuola avevo un amico che pensava di avere poca memoria e così cercava di
imparare a mente tutte le lezioni che apprendeva in classe. Ripeteva la stessa
cosa da mattina a sera finché riusciva memorizzare tutto. All’inizio questo
ragazzo era quello che a scuola aveva i voti più bassi, ma al momento della
cerimonia della consegna della laurea era diventato lo studente più in gamba di
tutti. Così l’impegno risoluto e gli sforzi costanti faranno di voi un vero
esperto. Voi invidiate i geni ma se ad esempio, c’è una persona che impara a
memoria una certa lezione leggendola una sola volta e un’altra che memorizza la
stessa cosa ripetendola tutto il giorno, chi dei due pensate avrà la memoria
più lunga? Con l’andar del tempo, ad esempio al momento della laurea, quando
queste persone verranno interrogate su ciò che hanno imparato nei primi anni di
università, la seconda, non la prima sarà quella che risponderà a più domande.
Non pensate di essere capaci a
insegnare soltanto in modo mediocre e che per voi sarà sempre impossibile
diventare degli insegnanti veramente bravi. Quante più volte leggete, ripetete
e praticate la stessa cosa determinerà la vostra qualifica. Qualche giorno fa
David Kim mi ha detto che alcuni studenti del corso sono troppo vecchi per
imparare tutte queste cose e che è quasi impossibile che ce la facciano. In
cuore mio ho pensato: “Questo non è il modo in cui dovrebbe pensare o parlare
il direttore del centro studi”. Potete fare a questa persona una domanda: “Hai
mai provato ad assaporare e assimilare l’insegnamento come faresti con un
piatto di cibo, come se ti trovassi sul punto di morire di fame?” Ecco il mio
modo di pensare.
Se vi è stato affidato un
lavoro o se ve ne siete scelti voi uno, vi ci dovete applicare senza lasciarlo
finché non avrete ottenuto il successo, altrimenti dovete morire mentre lo
state ancora facendo. Dovete continuare a fare quel lavoro fino alla fine della
vita. Se a Dio è rimasto qualche premio, sarà ben lieto di donarlo a me. Una
volta che cominciate qualcosa, non la dovete mollare finché non l’avete
realizzata con successo; allora non ci sarà nulla che non potrete fare. Ora io
sto facendo tre tipi di cose e quando le faccio sono così concentrato nel mio
lavoro che se anche sorgono delle difficoltà non mi preoccupo, ma sono solo
ansioso di raggiungere lo scopo e di arrivare alla meta. Così voglio che siate
perseveranti fino alla fine e che siate pazienti anche nell’ascoltarmi.
Preghiamo.
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