sabato 23 dicembre 2023

Annunci pubblici di Padre Moon per confermare il suo erede


Annunci pubblici di Padre Moon per confermare il suo erede

Hyung Jin Moon ha orgogliosamente preservato le parole e le tradizioni del nostro Padre Sun Myung Moon.

Il padre mette in guardia da chiunque sottovaluta la fede o qualsiasi altra cosa, il futuro rappresentante e erede, Hyung Jin Sean Moon.


1. “Mio figlio più giovane Hyung Jin voleva ottenere un dottorato ad Harvard e nel processo ha imparato a leggere libri in otto lingue. Quindi non guardare in basso su di lui. Ha veramente investito se stesso nei suoi studi. Quando suo fratello maggiore Young Jin è scomparso, Hyung Jin si è determinato a realizzare le cose che suo fratello aveva intenzione di realizzare. Nel corso di sette anni ha fatto un sacco di cose anche a rischio della propria vita, al fine di realizzare questo obiettivo.

Proprietario della Pace Proprietario del Lignaggio pag. 37) (inglese)

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2. "Non importa quanto giovani o giovanili l'erede è, egli è colui che supervisionerà e sarà in controllo. Allo stesso modo quando l'eredità si trasmette non importa chi è meglio o peggio. Quando il Padre nel futuro mette le sue mani su questa autorità, anche se l'erede è paralizzata le persone devono ricevere la Benedizione da quella persona. Quel momento Arriverà."

Benedizione e famiglia ideale (Pag. 258) Capitolo 4-Il processo della Benedizione

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3. "Dopo che la registrazione è fatta, il Vero Padre nominerà il suo successore. Questo successore deve essere divulgato a tutta la Chiesa dell'Unificazione, a tutte le coppie benedette, e alla famiglia dei Veri Genitori. Tutti devono accettarlo all'unanimità. Una volta che il successore è determinato, la legge o costituzione del Regno celeste sono stabilite per guidare tutte le attività. La legge guiderà cittadini celesti qui sulla terra e nel Regno dei Cieli in cielo."

Parents, Children and the World Centered Upon Oneself, June 5, 1983, God's Will and the World, (1985 p. 651, Tarrytown, New York

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4. “Ci sarà sempre un rappresentante fisico del Vero Padre qui sulla terra, di generazione in generazione. Ci sarà quell’asse su cui la terrà ruoterà. Perciò tutti voi qui sulla terra e tutte le persone delle generazioni a venire sarete centrati sullo stesso asse”.

5 June 1983: God’s Will and the World (1985, p. 649) Parents, Children and the World Centered upon Oneself, Tarrytown, NY

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5. "Hyung Jin Moon and Yeon Ah Lee (Hak Ja Han ha ripetuto inoltre," Yeon Ah Lee "tre volte al Padre), “Questi due, questo figlio e figlia, una coppia, sono qui davanti ai Veri Genitori. In questo periodo di transizione di oggi, questa occasione è quella in cui possono ereditare l'Autorità come i rappresentanti ed eredi che possono partecipare a tutto ciò in nome dei Veri Genitori."

Preghiera della Cerimonia di Inaugurazione di Hyung Jin Moon, April 18, 2008 Korea

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6. "Oggi, in questo momento, ci deve essere una sola linea di autorità. Il centro, centrato sulla Corea o sul mondo, su tutta la Chiesa dell'unificazione che si stenderà e diventare più grande. Da ora, posso lascio un responsabile in carico del mio lavoro a nome mio. Attualmente, non c'è tra i membri della nostra Chiesa che supera Hyung Jin nel suo tenore di fede o in qualsiasi altro modo. Capite? Lo sto nominando."

April 18, 2008 Korea

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7. “Alla fine di questa vita, con quel poco che rimane, fa che queste due persone offrano tutto quello che possono per diventare un punto rappresentativo che può insegnare alle persone di tutte le nazioni la strada che devono percorrere da questo momento in poi … 

… In termini di tre generazioni, i Veri Genitori, la madre e il padre, [Yeonah Nim e Hyung Jin Nim], e la Chiesa dell’Unificazione devono essere collegati in un solo cuore, con al centro questo piccolo bambino chiamato Shin Joon. Tutto ciò che è collegato deve iniziare da questo bambino e andare oltre il regno del quarto Adamo in questa era”.

Quindi il Padre ha consacrato non solo il suo successore immediato, ha consacrato anche il successore del successore. Il Padre ha visto questo. Questo è quello che ha detto.

Preghiera di inaugurazione di Hyung Jin Nim e Cerimonia di Trasmissione dell’Autorità - 18 aprile 2008

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8. "Padre, le persone non erano a conoscenza del fatto che quando la mezzanotte viene dopo il passaggio della prima serata, la speranza splendente di domani che è il Vero Genitore, il vero maestro, e il vero Re, il rappresentante del regno della speranza, e la autorità dell’erede di quella regalità, è qui …

… Sappiate che essi hanno ereditato tutte le fondazioni permettendo che fossero poste le condizioni di indennizzo, hanno ereditato l’autorità del rappresentante e dell’erede che i Veri Genitori hanno stabilito con tutta la loro forza, e hanno ereditato l’altare di vittoria dei Veri Genitori che consente loro di diventare - senza macchia - proprietari, come individui, dinanzi alla Repubblica di Corea, proprietari di una famiglia benedetta e proprietari nella posizione di insegnanti che possono governare una nazione”.

Preghiera della" Cerimonia di Inaugurazione "di Hyung Jin Moon April 18, 2008 Korea

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9. "Nel contesto della cerimonia di incoronazione per la creazione del Regno del sabato dei Veri Genitori del Cielo, la Terra e l'umanità, (mi riferisco a Hananim che) io trasferisco e trasmetto la Benedizione dei Veri Genitori (a questa coppia). Aju. "

Ceremony for “The Great Coronation of the Authority of Liberation of God, the King of Kings” January 15, 2009 in Korea, January 31, 2009 in both Korea and U.S.

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10. "Dio è l'unico Re dei Re. C'è solo un set di Veri Genitori. Tutte le famiglie sono le persone che condividono un unico lignaggio, e sono i figli di un regno celeste. Inoltre, il centro di comando della pace cosmica e l'unità è il centro di comando assoluto e unico. Il suo rappresentante ed erede è Hyung Jin Moon. Qualcun altro [che sostiene tale posizione] sarebbe un eretico e colui che porta le cose alla distruzione. "Il contenuto di cui sopra è la proclamazione dei Veri Genitori ".

La dichiarazione del 5 giugno, 2010 di rev. Sun Myung Moon, "la volontà e testamento di Sun Myung Moon " scritta da sua propria mano e anche una traduzione da: Jugan Chosun (Corea del Sud edizione settimanale rivista 12 luglio 2010) Jung Jangyeol Deputy editor, Jugan chosun

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11. "Il rappresentante e erede è Hyung Jin Moon chiunque altro è un eretico e distruttore". "Basta seguire tutto. Esso contiene tutto."

La dichiarazione del 5 giugno, 2010 di rev. Sun Myung Moon

"Il centro di comando della Pace e di Unità Cosmica è il centro di comando assoluto e unico. Il suo rappresentante ed erede è Hyung Jin Moon. Chiunque altro [che sostiene tale posizione] sarebbe un eretico e uno che porta le cose alla distruzione "

Dichiarazione e Volontà del 5 giugno 2010" il Padre ha scritto (con la propria mano

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12. "Hyung Jin è un uomo misterioso che può adattare se stesso a qualsiasi ambiente e introdurre il Padre celeste. Egli può far sentire ai membri della famiglia qualche cosa di nuovo, e lui e sua moglie sono una bella coppia in grado di dimostrare il fiore degli animi profonde in tutto il mondo."

Hoon Dok Hae, 3 March 2011 Cheon Hwa Gung Las Vegas, NV

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13. L’autorità e la benedizione dei Veri Genitori trasmessa nel 2009 e in tre cerimonie, due volte in Corea (15 e 31 gennaio 2009) e una volta negli Stati Uniti (31 gennaio 2009), il Vero Padre ha trasmesso la Benedizione e l’Autorità dei Veri Genitori a suo figlio Hyung Jin Moon e sua moglie Yeonah Nim.


I Partecipanti alla Celebrazione del Natale

I Partecipanti alla Celebrazione del Natale

Sun Myung Moon, 25 dicembre 1977

Quando pensiamo a Gesù, sappiamo che non era nato con una missione personale, come un normale individuo, ma che egli venne sulla terra per salvare il mondo. A causa della caduta l’umanità ha chiaramente bisogno di un salvatore per tornare a Dio. Finché l’umanità non è unita a Dio, ogni uomo per tornare a Dio deve seguire Gesù.

Dio aveva uno scopo nel creare l’universo e l’umanità, ma a causa della caduta il suo scopo non è stato realizzato e da allora in poi Dio ha sempre lottato per restaurare l’uomo perduto.

Egli era deciso a realizzare quello scopo, che tuttavia non avrebbe potuto essere completato fino al tempo del Cristo. Sappiamo che la ragione per cui Dio volle vedere Gesù Cristo sulla terra era di restaurare le famiglie e gli individui con cui Dio non aveva più un rapporto, anche se l’umanità non è mai stata pienamente consapevole che ci voleva un enorme lavoro di preparazione da parte Sua per mandare il Messia sulla terra.

Non era affatto semplice per Dio preparare ogni cosa per mandare Suo figlio sulla terra. Poiché l’uomo cadde nel realizzare lo scopo originale della creazione, Dio deve preparare qualcuno che realizzi la perfezione originale, qualcuno che nasca puro.

In parole povere Dio doveva mandare Suo figlio qui sulla terra tramite il corpo di una donna, ma non una donna qualsiasi; doveva preparare quella donna ad essere la madre del Messia, e ciò richiedeva un accurato lavoro.

La madre di Gesù non era nella posizione di non avere nulla a che fare col peccato. In altre parole per lei non era possibile raggiungere il livello esistente prima della caduta. Era elevata, ma non abbastanza da non avere nulla a che fare con il peccato. Per rimediare a ciò, Maria doveva mantenere fermamente la posizione di amare Dio più di chiunque altro, fino ad un livello assoluto, impossibile. Inoltre, doveva fare qualcosa per tagliare i legami con la caduta. Queste due condizioni erano essenziali.

Quando le condizioni necessarie si combinarono, Gesù fu concepito nel grembo di Maria e poté essere riconosciuto libero da legami con la caduta. È difficile da comprendere, ma Gesù nacque al di fuori del regno della caduta, e non ebbe nulla a che fare con il peccato. Quando Gesù nacque, Dio fu più felice per Lui che per la sua creazione originale. Nello stesso tempo, però, la nascita di Gesù non poteva fargli dimenticare la dolorosa realtà di tutte le persone cadute. Dio non poteva dimenticare o ignorare il mondo caduto. Prima della caduta solo Dio esercitava il suo dominio su Adamo ed Eva. Tuttavia, oggigiorno persino molti credenti pensano erroneamente che Satana esistesse ancora prima della caduta dell’uomo. Sicuramente non è così.

Qual era la missione di Maria e Giuseppe?

Non c’era soltanto Dio che voleva dominare Gesù. Satana cominciò ad esistere nel momento stesso in cui avvenne la caduta e certamente ha sempre continuato a perseguitare gli uomini, specialmente un uomo come Gesù, che poteva realizzare lo scopo della creazione. Satana era molto attivo, e cercò insistentemente di portare Maria dalla sua parte. Maria sapeva di essere in mezzo a una situazione delicata, ma non lo capì pienamente. Forse intuì la sua responsabilità, ma non comprese completamente la propria situazione in quel momento.

E che dire di Giuseppe, marito di Maria? Neanche lui comprese bene la situazione, come nessun altro dei parenti stretti, compresi i fratelli e le sorelle di Gesù. E cosa dire allora di Gesù che era nato in queste circostanze? Gesù doveva aver capito la responsabilità di ciascuno di loro, perché altrimenti non sarebbe stato in condizione di chiarire la situazione in cui si trovava. Gesù sapeva tutto questo al momento della sua nascita, o se ne rese conto gradualmente mentre cresceva? Dio voleva che tutte le persone vicine a Gesù, compresa Maria, Giuseppe e tutti i parenti lo allevassero proteggendolo da Satana; così che egli potesse sviluppare pienamente sé stesso ed i propri ideali prima di intraprendere finalmente la sua missione. Queste persone per proteggere Gesù avrebbero dovuto dare tutto quello che avevano, le loro energie e il loro cuore, in modo da difendere dalla possibile invasione di Satana, il piano che Dio aveva per Lui. L’unico scopo della loro vita sarebbe stato quello di proteggere Gesù mentre si preparava per la sua missione.

Questa era la situazione da punto di vista di Dio, ma chi pensava a queste cose in quel tempo. Tutti i resoconti biblici e storie mostrano con chiarezza che nessuno aveva capito cosa doveva fare per Gesù. Anche le persone religiose fino ad oggi ne hanno avuto solo un’idea confusa. L’attitudine tradizionale, per esempio, e stata quella di lodare il modo in cui il Messia nacque in una capanna, posato in una mangiatoia, sulla paglia. Come può l’umanità essere fiera che il figlio di Dio sia nato in una capanna?

Gli Ebrei erano stati preparati da Dio per ricevere ed assistere Gesù, ma quel popolo ha mai avuto la più pallida idea di chi fosse Gesù e di cosa dovessero fare per aiutarlo a compiere la volontà di Dio? Non capirono niente. C’era almeno una persona che avesse capito la missione di Gesù come individuo, la sua missione di restaurare la propria famiglia, la nazione attorno alla famiglia, e infine tutto il mondo? È evidente, nessuno, né laico, né religioso, aiutò Gesù a completare la sua missione.

L’unico che comprese ciò ed aiutò Gesù fu Dio stesso. Dio sapeva, ma nessuno, a parte Gesù, si rendeva conto della propria responsabilità. Poteva essere contento nel vedere suo figlio nascere in una stalla e piangere per il freddo, senza avere nessuno accanto a lui che sapesse cosa fare, e con Satana che cercava a tutti i costi di trovare il modo di fermarlo? Come poteva Dio sentirsi tranquillo in quella situazione?

Torniamo indietro e cerchiamo di capire più profondamente in che ambiente visse Gesù. Maria era sua madre, ma Giuseppe non era suo padre. Quando Giuseppe la sposò, Maria era incinta e Giuseppe sapeva che il figlio che lei aspettava non era suo. Dato che era un uomo giusto la sposò. La sua attitudine era quella di rallegrarsi continuamente del fatto che sua moglie aveva un figlio divino o invece era sempre irritato e si chiedeva di chi fosse veramente quel figlio?

Giuseppe non sapeva nulla, a parte quello che gli era stato detto in un breve sogno. Giuseppe era un uomo giusto e perciò seguendo il consiglio dell’angelo, sposò Maria; ma per quanto tempo pensate che Giuseppe abbia potuto sentirsi tranquillo e felice per questo? Non credete che abbia cominciato ad essere curioso e a domandarle continuamente: “Di chi è figlio?”. Poteva Maria rispondere disinvolta: “Oh, è stato concepito dallo Spirito Santo, perciò puoi essere contento?”. Anche se Maria l’avesse detto con tutta sincerità, pensate che Giuseppe sarebbe stato felice di questo?

Siate realisti e mettetevi nei suoi panni. Supponete che tutti vi rispettino come un gentiluomo ma dovete sposare una donna che aspetta un figlio di qualcun altro. Può darsi che se lei vi dice che è stato concepito dallo Spirito Santo, non abbiate risentimento per un giorno, ma dovreste ancora essere comprensivi per tutti gli anni a venire. Voi siete le persone giuste a cui porre questa domanda, perché come membri della Chiesa di Unificazione avete un punto di vista più universale. Se uno di voi si fosse trovato nella posizione di Giuseppe, che subiva i pettegolezzi e le critiche di tutti, sareste stati soddisfatti e contenti di Maria? Vi sareste preso cura con piacere del bambino fin dalla nascita sacrificandovi per proteggerlo dal male?

Probabilmente Giuseppe chiese a Maria molte volte di chi era il figlio che attendeva, perché era curioso e cercava di capire. Ricordatevi che a quel tempo se una donna non sposata rimaneva incinta veniva condannata dalla legge mosaica ad essere lapidata, per aver commesso adulterio. Dapprima Giuseppe probabilmente pensò che doveva capire, ma poi non poté accettare la situazione. Pensate che la loro relazione si sia mantenuta felice per molto tempo? È probabile che invece di capirsi completamente e cooperare in amore al cospetto di Dio, litigassero e sospettassero uno dell’altra.

Quando Gesù nacque, la spaccatura divenne ancora più grande e Giuseppe vide Gesù come qualcosa che non aveva voluto e che aveva rovinato la sua relazione con Maria. Questa fu la reale situazione che accompagnò tutta la vita di Gesù.

A causa dell’attitudine dei genitori verso Gesù, anche i fratelli e le sorelle non lo rispettavano e tanto meno pensavano che era il figlio di Dio, ma lo trattavano anche peggio degli altri bambini, perché lui era differente.

Se i genitori rispettano un figlio, anche i suoi fratelli e sorelle lo rispetteranno; ma quando il padre e la madre sono indifferenti o ostili nei suoi confronti, è molto facile che anche i figli lo trattino allo stesso modo. La Bibbia racconta che Maria e Giuseppe portarono Gesù al tempio a Gerusalemme il giorno di Pasqua, e quando non lo trovarono più, al termine dei festeggiamenti, tornarono verso casa senza di lui, e solo dopo tre giorni si accorsero della sua mancanza. Gesù era molto indignato e li biasimò. Potete immaginare dei genitori di una normale famiglia che lasciano un bambino dell’età di Gesù tutto solo in una città affollata? Possiamo sicuramente immaginare che Maria e Giuseppe abbiano litigato per questo. Probabilmente Giuseppe disse: “Dimenticatene. Andiamo”, e Maria partì con lui. Ma dato che Maria era molto insistente e Giuseppe sapeva che non avrebbe desistito, alla fine tornarono di nuovo indietro a prendere Gesù per portarlo a casa con loro. Questa è una spiegazione molto più logica e coerente di qualunque altra interpretazione.

Da bambino Gesù si trovò in una situazione insostenibile

Non pensate che vi siano stati dei pettegolezzi in tutto il vicinato sul fatto che Maria era incinta e che Maria e Giuseppe non andassero d’accordo e litigassero continuamente? In un vicinato così chiuso, come poteva essere quello di un antico villaggio ebraico, tutti sapevano che Maria e Giuseppe non andavano d’accordo per qualche motivo. Per esempio il sommo sacerdote sapeva tutto sulla sua comunità. Sia Zaccaria, che allora era il sommo sacerdote, che tutti i parenti conoscevano e disapprovavano sicuramente quella situazione.

La famiglia di Giuseppe sapeva che Gesù, in effetti, non era dei loro e, anche se magari non ne parlavano davanti a lui, non lo rispettavano. Anche oggi del resto, in una società permissiva come quella americana il fatto che una ragazza abbia un bambino di cui non si conosca il padre, diventa presto un motivo di pettegolezzo.

Al tempo di Gesù, era ancora peggio, perché una madre non sposata veniva punita con la morte. Certamente saranno state dette delle cose crudeli su di loro.

Come poteva Gesù crescere contento e felice come un bambino normale in queste condizioni? Riuscite ad immaginare la situazione insostenibile in cui si veniva a trovare Gesù? Tutti i bambini con cui Gesù giocava, certamente gli facevano dei commenti sulle cose che sentivano dire dai loro genitori. Perciò per Gesù non era semplice avere una relazione normale con gli altri bambini.

Rimane comunque il fatto che Gesù era nato per salvare tutto il popolo. Era l’unigenito figlio di Dio e aveva il compito di salvare proprio quelle persone che lo stavano rifiutando. Il modo in cui il re dei re era trattato e considerato dalla gente intorno a lui, era ben diverso dall’ideale che Dio aveva per Gesù.

Ci fu mai qualcuno che rimase vicino a Gesù e cercò di difenderlo? Non c’è nessun fatto che parli di questo tipo di dedizione. Gesù venne maltrattato e perseguitato dai propri familiari che non capirono assolutamente chi fosse. Anche senza essere re dei re o il figlio di Dio, fu mai trattato almeno come il figlio di una famiglia normale?

Basandoci sul buon senso, possiamo immaginare che anche nelle feste o nelle occasioni speciali nessuno preparò bei vestiti o doni per Gesù. Invece, i fratelli e le sorelle che Giuseppe preferiva, ricevevano qualcosa, ma anche Maria preferiva non dare niente a Gesù per non irritare Giuseppe. Naturalmente Gesù desiderava, come tutti, di indossare abiti speciali e mangiare buoni cibi, ma lui non li poteva avere. Gesù poteva fare quello che gli piaceva? Le circostanze gli impedirono sempre di attuare ciò che doveva o aveva bisogno di fare.

Che genere di persona avrebbe consolato Gesù?

Gesù sapeva chiaramente di essere speciale. Sentiva quello che la gente comune pensava di lui, ma l’immagine che aveva di sé stesso era completamente diversa. Fin da piccolo non poté mai parlare chiaramente, a modo suo. L’unica cosa che lo consolava era il suo rapporto con Dio e passava la maggior parte del tempo pregando e cercando la guida di Dio. Come risultato Gesù in questo periodo divenne più forte e le circostanze lo spinsero solo e sempre in un’unica direzione, verso Dio e la realizzazione del suo ideale. Scoprì anche che la società non aveva capito per niente ciò che Dio voleva e lui stesso doveva cambiare questa realtà. A causa della sua infelice situazione, Gesù doveva veramente pregare Dio con forza fino al punto di permettere a Dio di parlargli e di insegnargli le cose di cui aveva bisogno per il suo lavoro futuro. Vi racconto queste cose perché me le immagino o perché conosco i fatti?

Anche se molti non ci credono, io ho visto coi miei occhi questa orribile situazione. Tutti voi potete prontamente accettare che ciò che ho detto è vero, ma c’è un significato ben più profondo di quello che è stato spiegato. Pensate che durante la vita di Gesù sulla terra qualcuno abbia sinceramente festeggiato il suo compleanno?

Crescendo, Gesù si rese conto chiaramente di chi era Dio e del significato della propria missione, il suo cuore diventò pesante e sofferente e l’ambiente diventò più difficile da sopportare.

Una persona che fosse andata da Gesù non con tanti regali o parole di congratulazioni, ma con un cuore addolorato, per consolarlo della sua situazione e discutere con lui cosa si potesse fare in futuro, sarebbe stato per lui l’amico più prezioso. Gesù sarebbe stato molto più felice di incontrare una persona simile piuttosto che qualcuno che gli portasse semplicemente dei regali. Questa persona avrebbe potuto essere uno dei suoi fratelli o delle sue sorelle. Gesù sarebbe stato molto più felice di incontrare una persona simile piuttosto che qualcuno che gli portasse semplicemente dei regali. Conoscendo la sua sofferenza nascosta quella persona al suo compleanno gli avrebbe portato un pezzetto di dolce avvolto in un fazzoletto e gli avrebbe detto: “La gente non ti capisce, ma io cercherò di aiutarti. Non devi scoraggiarti”. Gesù avrebbe certamente accolto una tale persona molto più di qualcuno che fosse venuto con un lussuoso regalo e poi fosse andato via. Se ci fosse stato un simile fratello o sorella nella sua famiglia, Gesù l’avrebbe ricordato a lungo e avrebbe parlato di lui.

Quando Gesù si sentiva addolorato, pregava più intensamente e Dio, commosso dalla sua fervente preghiera gli diceva: “Seguendo questa strada verrà il tempo in cui sarai grande e uscirai da questa situazione” Questo è ciò che in ogni caso Gesù doveva fare e Dio gli diceva molte cose in dettaglio. In seguito a queste esperienze Gesù capì che Dio era il suo migliore amico, il più vicino a lui, del tutto diverso da Giuseppe o Maria, dai fratelli o dalle sorelle.

Gesù era molto serio quando pensava alla situazione della sua nazione in quel tempo e pregava per capire come cambiare le cose. Probabilmente fece questa domanda molte volte: “Padre, quando verrà il Messia su questa terra per sistemare le cose?” Forse gli fu detto molte volte da Dio: “Sei tu il Messia. Sei tu che devi fare questo”. Pensate che sia stato sufficiente per Gesù sentirselo dire solo una volta? Certamente deve aver ripetuto la domanda più di una volta, aspettandosi una risposta diversa. Possiamo sicuramente immaginare che gli furono dette in dettaglio molte esperienze che gli sarebbero accadute, come: “Aspettati che domani qualcuno ti venga a trovare. Ad una certa ora capiterà qualcosa e tu devi fare questo e stare attento a quest’altro”. Dio gli dava delle istruzioni dettagliate su molte cose.

È evidente che Gesù dovesse prepararsi interiormente in questo modo. Dovunque andasse, non aveva la minima prospettiva di essere compreso, così doveva fortificarsi, determinarsi e prepararsi per la sua missione. Gesù capì qual era il piano che Dio aveva per lui, per gli Israeliti e per tutto il resto dell’umanità. Dio è spirito, ma Gesù aveva un fisico e poteva capire la situazione del mondo; comprese che il suo compito era quello di diventare il punto centrale per riportare l’umanità a Dio.

Non pensate che sentisse la mancanza di qualcuno che dimostrasse della comprensione, che volesse sentire sia pure una sola parola d’amore rivolta a lui, dato che nessuno senza di lui avrebbe potuto tornare a Dio? Gesù desiderava sentire il sommo sacerdote dire: “Dobbiamo prepararci a riceverti, perché questo è il solo modo per noi di ritornare a Dio”.

C’è notizia di qualcuno che capì e disse queste cose? La gente non solo non si avvicinò a lui, ma addirittura lo ostacolò. Gesù sapeva che stavano andando dritti all’inferno, e stava cercando disperatamente di farsi credere. Alla fine, il popolo non lo capì, e come risultato Gesù fu crocefisso.

Quando Gesù morì sulla croce era tremendamente disperato. La disperazione di Gesù per la mancanza del popolo era veramente grande. Ma quale sarà stato il sentimento di Dio nel vedere che stava perdendo Suo figlio sulla terra e che avrebbe dovuto ancora una volta lavorare per migliaia di anni per mandare il Messia? Dio contava su Gesù perché realizzasse questa missione, ma come avrebbe potuto benedire il popolo Ebreo dato che Gesù era stato rinnegato e crocefisso? Mentre Gesù era nella più profonda agonia sulla croce, Dio era nelle stesse condizioni. Non ci poteva essere nessuna differenza. Quando siete veramente indignati e furiosi dentro di voi, potete pensare di dare felicità e benedizione? Se qualcuno viene da voi in un momento così, vi sentite di essere generosi e cordiali? Questa era esattamente la situazione di Dio. In quel momento non aveva assolutamente la minima possibilità di dare una promessa di salvezza.

Con questa consapevolezza, comprendiamo quanto profondo dolore dà a Dio la credenza tradizionale delle chiese cristiane. I più devoti cristiani continuano ad affermare in tutto il mondo che Dio ha lavorato per 4000 anni perché Gesù venisse per morire e che i cristiani devono essere felici che egli sia morto per darci la salvezza. Quando Dio sente questo, pensate che possa desiderare di benedirli?

In questa disperata situazione, Gesù capì il significato di ciò che era successo e disse: “Io tornerò un’altra volta.” Ma nessuno capì cosa egli volesse dire. Non è possibile che Gesù ritorni felicemente sulle nuvole per restaurare il mondo d’incanto, però tutti credono che questo è quello che succederà. Può essere felice Gesù e benedire quelle persone che durante il suo compleanno cantano inni e si scambiano regali e si augurano buona fortuna? Tutta la festa non è altro che un doloroso ricordo del fallimento di metà della sua missione, che poteva essere realizzata solo qui, sulla terra.

La vera celebrazione del Natale

C’è qualcuno che può celebrare il compleanno di Gesù nel suo giusto significato, comprendendo la sua situazione e la missione a cui era destinato? Ci sono milioni di persone che festeggiano il Natale solo perché tutti gli altri lo fanno, ma c’è una sola persona che, commemorando questo giorno, conosce la situazione di Gesù?

L’unica celebrazione che avrebbe significato agli occhi di Gesù sarebbe quella di uno che soffre ed è più addolorato di lui stesso. Questa persona andrebbe da lui e direbbe: “Sono in una situazione difficile, ma la tua è ancora peggiore. Mi piacerebbe festeggiare lo stesso il tuo compleanno. Dimentica, per favore, i tuoi dispiaceri, per un momento”. Se trovasse uno così, Gesù scoppierebbe in lacrime e per un momento, celebrerebbe il suo compleanno.

Ci sono molte persone qui in questo auditorium, ma che genere di persone siete, e cosa vi state impegnando a fare? Useremo il nome di Gesù per ottenere dei vantaggi, ci limiteremo a seguirlo o lo aiuteremo? Qual è lo scopo che Dio ha dato alla nostra Chiesa? A che scopo ci sacrifichiamo? Sacrificandoci vogliamo realizzare l’idea che Gesù portava avanti e vogliamo portare unità ovunque.

Quando diventeremo uno con Gesù, ed egli sarà felice, anche noi saremo felici, ma finché lui non lo sarà e le cose rimarranno difficili, cercheremo di evitarlo ancora per un po’? Vogliamo essere uno con lui al momento della croce o prima, o ancora prima, quando Dio preparò la dispensazione? Vogliamo essere il gruppo la cui tradizione e visione comincia anche prima del tempo di Gesù, con l’ideale di Dio, quando non c’era Satana, ma solo perfetta unità dovunque? Possiamo partire da lì e superare le difficoltà, partecipando sin dal principio alla gloria di Dio? Vogliamo essere uno col Cristo fino alla realizzazione dell’ideale di Dio sulla terra?

Al tempo di Gesù, la gente non lo capì, ma oggi tutti devono capire il regno del cuore. Se qualcuno fosse venuto dalla più bassa posizione di servitore a parlare a Gesù ed a consolarlo, Gesù si sarebbe sentito molto più vicino a lui che a tutte le migliori persone del suo tempo. Dato che il cuore di quella persona sarebbe stato il più vicino a Gesù, gli sarebbe stato ugualmente vicino in ogni circostanza.

Gesù non avrebbe tenuto lontana quella persona soltanto perché era nella sua stessa nobile posizione; ma lo avrebbe subito abbracciato e sarebbe scoppiato in lacrime. Questo è il regno del cuore, la misura del valore, che oltrepassa ogni barriera nazionale e sociale e può unire le persone per sempre.

È possibile sentire una profonda unità con Gesù soltanto sedendo attorno a una tavola imbandita, mangiando dell’arrosto e del buon cibo?

L’unità di cuore con Cristo si può realizzare in una situazione disperata in cui tutti versano lacrime insieme.

Perché preferite il secondo caso? Vi sentite ispirati in questo senso, non perché amate la sofferenza, ma perché Gesù si sente così, e Dio si sente così. L’unica ragione per cui tutti dovete fare così è perché solo così potete condividere tutti i sentimenti con Dio.

Questo è vero anche per me. La gente dà importanza a tante altre cose, ma anche se la famiglia può essere perduta, o la società può riservarci una brutta accoglienza, anche se il mondo non capisce, noi non possiamo abbandonare il Messia e la strada che Dio ha aperto per l’umanità, non importa quanto possa essere difficile. Questo è il motivo per cui io faccio quel che faccio. L’unico motivo per cui sono qui è che voi seguiate esattamente la stessa strada di Dio. Siete d’accordo? A volte è molto difficile, ma questa è l’unica strada sicura per diventare amici di Gesù e di Dio.

Abbiamo scelto la stessa strada di Gesù, ed in questo modo possiamo capire e partecipare della vicinanza di Dio. In questo corso ogni persona verrà allontanata dalla propria famiglia fisica e dal proprio ambiente, e dovrà seguire Dio e Cristo per la stessa strada di Gesù. Questa è l’unica vera via religiosa e la Chiesa di Unificazione si trova in questa precisa situazione.

Ognuno deve decidere se vuole essere unito a Gesù morente sulla croce, o a Gesù quando era ancora vivo prima della croce, o ancora all’ideale di Dio prima ancora che Gesù nascesse. Se qualcuno sta cercando di unirsi a quel momento originale e di diventare uno con Dio, allora deve essere uno con Gesù dalla sua nascita e dal suo ministero sulla terra fino al completamento della dispensazione.

Se una donna vuole seguire Gesù, deve farlo con il cuore di Maria e rivivere la stessa situazione di 2000 anni fa cercando di essere la migliore Maria possibile. Se è un uomo deve cercare di servire Cristo nella posizione di Giuseppe, determinato a proteggerlo da ogni possibile pericolo e servendolo fino alla realizzazione della missione.

Per seguire Cristo, una persona deve anche mettersi nella posizione dei suoi fratelli e sorelle, che avevano il compito di comprenderlo completamente, amarlo e fare le cose più difficili per lui. Facendo ciò e diventando uno con Gesù, Gesù e Dio stesso non potranno mai dire in futuro: “Io non ti conosco” I veri amici che possono consolare Cristo sono coloro che camminando sul sentiero pieno di spine di questo mondo si infuriano per le ingiustizie che lui deve subire. Queste persone possono dire: “Loro non capiscono ma io compenserò i loro errori, perciò non li biasimare e non addolorarti della situazione. Cerca di dimenticare e andiamo avanti insieme”. Se le persone che seguivano il Messia fossero state così, Dio avrebbe potuto sicuramente intervenire per aiutare il completamento della dispensazione. Se qualcuno fosse andato da Gesù e gli avesse espresso il proprio dispiacere per le sue difficoltà, Gesù gli avrebbe risposto: “Beh, è difficile, ma posso farcela. Ma tu? La tua strada è molto più difficile”. Questo sentimento è la fondazione per il regno dei cieli in terra.

Come possiamo consolare il cuore di Dio e di Gesù?

Come dovrei impostare la Chiesa di Unificazione e verso quale direzione la dovrei guidare? Il nostro scopo non è quello di fare una vita felice e comoda insieme, ma piuttosto quello di perseverare nelle difficoltà. Il lavoro va fatto, perciò, per consolare il cuore di Dio e di Gesù cercheremo di superare le maggiori difficoltà.

Come possiamo dire che questo è il modo giusto? È il solo modo per placare il risentimento del cuore di Gesù e di Dio. Dobbiamo eliminare la tristezza, il sentimento di incredibile angoscia, il tremendo senso di frustrazione che Dio e Cristo hanno. Senza fare questo, l’umanità non ha nessuna possibilità di essere benedetta o di arrivare in qualche modo vicina al concetto di benedizione.

Se facciamo così possiamo tornare tutti indietro prima della crocefissione, e diventare veri amici di Gesù, essendo la migliore Maria ed il miglior Giuseppe. Possiamo diventare tutti uno con Gesù nel senso più autentico. Anche se vivete 2000 anni dopo Gesù, potete essere suoi amici, perché l’amore non è limitato dal tempo e dallo spazio. Quando siete sulla strada e vi perseguitano e vi disprezzano, perseverate per voi stessi o per l’umanità e per Dio? Poiché possiamo andare al di là del tempo e dello spazio, persino al di là della storia, per diventare completamente uniti nel cuore e nell’amore, noi possiamo perseverare in questo modo.

Quando Satana tenta di condannare e perseguitare Cristo stesso, ogni persona dovrebbe essere forte e dichiarare: “Per me non c’è Satana e non ci sono dubbi. Non c’è altro pensiero oltre a quello di proteggere e servire Gesù sulla terra”. Al tempo di Gesù i migliori seguaci avrebbero pensato solo alla nazione in cui si trovavano, ma oggi dobbiamo andare oltre la nostra nazione e lavorare per amore del mondo. Dobbiamo essere fieri di vivere in questo modo.

Cominceremo dove ha finito Gesù, per poi salvare la nazione e infine il mondo. Gesù trovò l’opposizione di una sola razza e di una sola denominazione religiosa, ma volendo salvare il mondo noi saremo perseguitati da molte razze e da molte denominazioni. Dato che incontreremo sicuramente questa opposizione, dobbiamo avere una fede assoluta.

Perché dobbiamo scegliere questo corso? Perché in questo modo insieme a Cristo possiamo ereditare il lavoro che lui fece per amore della nazione e del mondo. Prima erediteremo il lavoro di Gesù, che lottò per la salvezza della sua nazione mentre al tempo del Secondo Avvento erediteremo il lavoro per il mondo. Il nostro impegno ora va ben oltre il livello nazionale: tutte le denominazioni sono contro di noi e tutte le religioni ci perseguitano, tuttavia noi attraverseremo questa situazione. Neppure Gesù la sperimentò e anche per Dio è la prima volta.

Attraverso queste difficoltà diventeremo sicuramente dei forti leaders e ci prepareremo mettendoci nella posizione dei dodici discepoli di Gesù. I discepoli di Gesù scapparono quando si trovarono di fronte a situazioni difficili. Non c’è traccia di loro nei momenti in cui Gesù incontrò le maggiori difficoltà. Naturalmente noi dobbiamo essere migliori di loro, rimanere forti e proteggere il nostro Signore. Se faremo ciò, Dio ci prenderà e non ci lascerà più andare. Ciò significa che siamo in buone mani e non importa chi si oppone a noi, i comunisti o tutto il mondo libero, perché Dio non si scoraggerà mai.

Chi è perseguitato non può che avvicinarsi sempre di più a Dio. In altre parole, non c’è nulla da perdere e inevitabilmente voi sarete i più vicini al cuore di Dio.

Questo è esattamente ciò succede quando qualcuno persevera fino al suo punto di rottura. Allora Dio stesso appare ad insegnargli nei particolari. Ogni uomo può sperimentare i Suoi miracoli 24 ore al giorno.

Anche se ci deridono noi continuiamo ad essere felici. Qualche volta voi non mangiate bene e dormite poco; i vostri genitori cercano di rapirvi, ma ancora voi siete felici. Nonostante questo genere di persecuzioni, rimanete al fianco di Dio. Questa è un’impresa storica, e Dio vi loderà e vi darà il suo amore totale.

Siamo fortunati, poiché amiamo Dio a questo livello e perché Dio ci ama allo stesso modo: alla fine l’amore arriverà dappertutto a dominare ogni cosa. In effetti, grazie all’amore noi possiamo diventare simili a Dio. Poiché amiamo Dio così tanto, ed Egli ci ama nella stessa misura, noi siamo come Dio. Dopotutto, siamo figli di Dio; l’unica differenza è che Lui è il soggetto e noi l’oggetto.

L’argomento del mio discorso è: “I partecipanti alla celebrazione del Natale”, il mondo celebra il Natale come meglio può, e noi celebriamo il Natale a modo nostro. Celebriamo questo Natale nel vero senso, comprendendo la vera situazione di Gesù ed il significato della sua seconda venuta, impegnando il nostro cuore e amore a divenire uno con Dio. In questo modo saremo partecipi di tutto ciò che appartiene a Dio.

Non importa quanto siano malandati gli abiti che indossiamo o quanto possiamo essere indegni; anche se non portiamo regali, ma dedichiamo il nostro cuore a questa causa, possiamo essere i veri partecipanti di questo Natale. Il mondo sta celebrando il Natale, ma non nel modo giusto, e la loro celebrazione non ha nessun significato per Dio. Noi siamo pochi ma nel nostro cuore c’è un forte desiderio di essere uno con Cristo.

Questa mattina mi stavo chiedendo se venendo qui vi sareste ricordati di tutte le vostre precedenti feste natalizie trascorse in modo gioioso e se, invece di trascorrere il Natale in un modo così serio nella Chiesa di Unificazione non abbiate desiderato rivivere quei momenti felici. Dopo questo sermone tutti dovranno uscire, sotto la pioggia, per continuare il lavoro quotidiano, e forse vi siete chiesti che senso ha per voi questo giorno di festa.

Dobbiamo ricordarci che per Dio e per Gesù questo è il giorno più triste. Gesù non ebbe mai una vera celebrazione di compleanno quando era sulla terra, e per lui il fatto di vedere tutte queste persone riunite qui a celebrare il suo compleanno nel giusto senso ha un enorme significato.

Siete grati di poter partecipare a questa vera celebrazione del Natale?

Non pensate che Gesù sia contento nel vedere queste persone riunite che hanno lacrime e sudore sui volti e vanno vestiti umilmente a fare il lavoro di Dio? Siete convinti che Gesù è profondamente commosso di vedervi riuniti qui, a cantare le canzoni di Natale e ad augurargli buon compleanno?

Dovete essere certi che siete sulla strada per diventare figli e figlie di Dio, e che Dio e Gesù vi sono grati per quello che avete fatto. Le persone come voi sono le donne più belle e gli uomini più grandi del mondo. Gesù avrebbe sicuramente scelto sua moglie in un simile gruppo, ignorando del tutto i bei vestiti, i gioielli o l’educazione di chiunque altra. Volete essere un partecipante alla celebrazione del Natale nel suo vero senso? Volete celebrarlo con un sentimento di compassione nascosto dentro di voi? Quelli fra voi che hanno deciso questo per il resto della propria vita e staranno vicini al sentiero di Cristo, abbracciando il passato, il presente ed il futuro, finché la volontà di Dio sarà realizzata, alzino le loro mani.


mercoledì 8 dicembre 2021

Perché il Signore deve ritornare? [3]

Gesù si trovò in una situazione così triste, desolata e miserabile, e fu abbandonato dalla sua tribù perché non aveva dei veri genitori e dei veri fratelli. Poiché fu tradito persino da Giovanni Battista che avrebbe dovuto preparare la via al Signore, provò un dolore e un’amarezza enormi. Dovete collegarvi alla situazione di Gesù sentendo il suo cuore e, spingendovi un passo più in là, dovete essere capaci di ereditare tutti i suoi insegnamenti.

Anche se la famiglia e la tribù di Gesù erano sbalordite dai miracoli avvenuti dal tempo della sua nascita, poiché ignoravano la dispensazione di Dio non furono capaci di ricevere Gesù come Messia. Originariamente avrebbero dovuto capire la missione divina di Gesù e preparare la strada e l’ambiente futuro di Gesù affinché diventasse il suo trampolino di lancio per realizzare la volontà provvidenziale. Se avessero fatto questo, Gesù non avrebbe avuto nessun bisogno di trovare i suoi discepoli. Poiché Gesù nacque attraverso il rapporto del lignaggio nel corso di oltre sessanta generazioni da Adamo a Giuseppe, se la sua famiglia e la sua tribù lo avessero protetto e avessero formato la sfera tribale che poteva affrontare e combattere le sette religiose, il popolo e il mondo che si rivoltavano contro di lui, Gesù non sarebbe mai stato nella posizione di soffrire.

L’ambiente familiare che il Signore del Secondo Avvento cercherà

Allora, quando Gesù ritornerà su questa terra, che cosa cercherà? Poiché Gesù perse l’ambiente famigliare che poteva lottare con lui contro il mondo satanico, quando ritornerà per prima cosa cercherà la base di una famiglia che può tenere lontane le fonti del suo dolore e della sua sofferenza.

Pertanto, dovete formare un’unità di cuore con Gesù e fare da barriera famigliare. La ragione è che non avere questo recinto di protezione della famiglia fu la causa dell’amara sofferenza di Gesù. Se a quel tempo la famiglia di Gesù fosse diventata la sua barriera protettiva e fossero apparsi dei veri figli di Dio che potevano rappresentare il cuore di Gesù e testimoniare: “Gesù è il mio vero signore”, allora Gesù non avrebbe avuto nessun motivo di provare risentimento. Quindi dovete diventare la barriera famigliare protettiva per il Signore che ritorna.

Se ci fossero dei fratelli che possono consolare il dolore di Gesù, facendo capo a loro il dolore di Gesù avrebbe potuto essere estirpato. E non solo, se gli ebrei fossero diventati i discepoli e i collaboratori di Gesù attorno alla sua tribù, allora il suo vangelo sarebbe andato oltre i confini del Giudaismo e si sarebbe diffuso nel mondo. Se questo fosse successo, il vangelo di Gesù non si sarebbe diffuso da terre straniere. Gesù, però, non ebbe questa tribù e questo popolo.

Quando il Signore, che morì in un dolore così grande, ritornerà, cosa dobbiamo fare? Non importa che tipo di difficoltà incontreremo, dobbiamo rischiare la nostra vita e diventare la sua fondazione a livello famigliare e tribale quando ritornerà e realizzerà la volontà di Dio. Questa è la missione dei credenti che vivono negli ultimi giorni. Purtroppo, tuttavia, i credenti di oggi non sono consapevoli di questo.

Ora dovete essere capaci di pregare così: “Cielo, ti prego, affida a me il compito di risolvere l’amarezza di 6.000 anni. Affida a me il dolore di Gesù e il dolore del Cielo!”

In questo modo, proprio come Gesù che persino mentre attraversava il Giardino del Getsemani e percorreva la via del sacrificio e della morte in nome delle persone, non serbò nessun rancore contro quelli che lo tradivano costringendolo a percorrere quella strada, così noi dobbiamo possedere il cuore di genitori e stare nella posizione di genitori. E non solo, dovete anche sperimentare la posizione dello sposo e della sposa nonché la posizione della famiglia e della tribù celeste.

Quando questo si realizzerà, Gesù ritornerà sulla terra e, centrato su di voi, costruirà la famiglia e la tribù ideali. Quel tempo sono gli ultimi giorni. La famiglia di speranza che Dio desiderava sin dalla creazione del mondo, la famiglia ideale che Dio cercava come l’ideale della creazione non è ancora apparsa sulla terra. Solo quando su questa terra apparirà qualcuno che può sperimentare al cento per cento il cuore sofferente di Dio e di Gesù, l’amarezza dolorosa di Dio e di Gesù saranno risolti.

Allora, voi che vi siete riuniti qui siete diversi dalle altre persone! Qual è la missione che dovete compiere? Dovete assumervi la missione di allontanarvi dalla posizione dei capi israeliti, dei sacerdoti, di Giovanni Battista che tradirono Gesù quando venne 2.000 anni fa e causarono la sua morte sulla croce; dovete credere in lui e servirlo. Al tempo della sua morte sulla croce, Gesù era una persona triste e degna di compassione. Noi, che stiamo vivendo nel periodo conclusivo della storia di 6.000 anni, possiamo servire in modo appropriato il Signore che viene solo quando siamo collegati al cuore di Gesù.

Il modello di vita che Gesù stabilì

Che tipo di modello di vita stabilì Gesù, che venne per realizzare la volontà di Dio? Gesù stabilì il modello di vita che abbandona tutto ciò che non è la volontà di Dio. Perciò, anche voi dovete stabilire il modello di fede per cui siete capaci di rinunciare a tutti i vostri ideali e desideri o a qualsiasi condizione del mondo che non è in accordo alla volontà di Dio.

Oggi, secondo voi, qual è la cosa migliore che avete? Tuttavia, se questa cosa in cielo non è provata come qualcosa di buono per l’eternità, non può diventare veramente una cosa buona. Perciò, per possedere cose che avranno valore anche in cielo, sulla terra dovrete rinunciare a tutto ciò che non fa parte della volontà divina.

Dovreste essere capaci di abbandonare qualsiasi abitudine che non è in linea con i principi del cielo. Anche se tutti vi insultano e vi maledicono, dovete diventare dei figli e delle figlie che rischiano la loro vita e percorrono la via della volontà di Dio, proprio come Gesù che percorse la via del Golgota da solo. Voi che state percorrendo la via della volontà di Dio, un giorno avrete l’esperienza di essere abbandonati. Dovete essere pronti a questo. Poiché il mondo è un mondo di peccato, e il principio è che nel luogo che è d’accordo con questo mondo di peccato i rapporti del principio celeste non possono mai aver inizio, voi che state percorrendo la via della volontà dovete abbandonare questo mondo di peccato. In modo simile, mentre percorrete la scorciatoia per il Cielo dopo aver accettato le leggi del Cielo, c’è lo storico passo delle lacrime, la storica strada del Golgota e la strada del Golgota a livello mondiale.

Noi che ci siamo incamminati per questa strada, dobbiamo essere capaci di mantenere un cuore pieno di speranza e, anche se siamo rifiutati dal mondo, dalla chiesa e dalla famiglia, dovremmo pensare che sono le persecuzioni e gli scherni che sostituiscono i 6.000 anni di storia.

Voi che vi siete riuniti qui a differenza degli altri, per favore non lamentatevi del fatto che c’è la persecuzione. Persino quando piangete, non dovreste piangere mentre pensate solo a voi stessi. Invece dovreste essere capaci di pregare così: “Per alleviare il risentimento di Gesù e risolvere il suo dolore a livello mondiale, io non esiterò ad andare incontro a qualsiasi posizione di sofferenza”. Dovreste anche essere capaci di pregare: “Io non esiterò neanche ad abbracciare una posizione miserabile a livello mondiale, o persino la morte! Per questo scopo io abbandonerò tutti i miei desideri!”  

Se non riuscite a scoprire un nuovo io capace di superare l’etica umana e collegarsi alle leggi dei principi celesti, in altre parole se non riuscite a diventare persone che possono manifestare fedelmente, attraverso la vostra mente e il vostro corpo, il cuore di Dio che rappresenta la gloria della resurrezione, e lo mettete in atto, allora non potete essere restaurati come persone che hanno portato a compimento gli ideali di creazione di Dio, le persone originali che hanno coltivato la natura originale. Più grande è la missione che avete ricevuto dal Cielo, più grande è la lotta contro il mondo malvagio che dovete affrontare. Voi, che siete riuniti qui oggi, non dovreste cercare di capire le leggi celesti eterne con i vostri concetti di fede attuali. Allo stesso modo in cui gli ebrei, che desideravano così ardentemente il Messia che viene al posto delle leggi celesti, non seppero ricevere Gesù che venne come il Messia, se voi stabilite il modello dell’ideale eterno con il tipo di fede giudaico e la prospettiva dottrinale giudaica centrata sul Pentateuco di Mosè e diventate rigidi, allora senza esserne consapevoli, cadrete nell’abisso della morte. Quindi, dovete prendere a cuore le parole di Gesù. “Chi ama il padre e la madre più di me non è degno di me, e chi ama il figlio e la figlia più di me non è degno di me” (Matteo 10:37).  

Se Gesù non avesse percorso la via del Golgota durante i trent’anni e più del suo corso di vita ma si fosse preso cura solo di se stesso, la provvidenza di restaurazione di Dio non si sarebbe potuta realizzare. Allora che tipo di tempo è oggi, il tempo del giudizio degli ultimi giorni? Oggi è lo stesso tipo di periodo di quello di Sodoma e Gomorra in cui viveva Lot. Perciò oggi, che siamo nell’ultimo periodo della storia, dovete affidare tutto al Cielo e vivere secondo i comandamenti del Cielo, altrimenti vi ritroverete nella stessa posizione della moglie di Lot che fu spazzata via dal giudizio di Sodoma e Gomorra.

Inoltre, non dovete prendere la stessa posizione dei credenti del Giudaismo o di quegli ebrei che si rivoltarono contro Gesù. Non dovete arrendervi a Satana neanche per un attimo, e non dimenticate mai che persino in questo momento si sta svolgendo la lotta decisiva tra la vita e la morte.

La vera vita di fede che riceve il Signore del Secondo Avvento

Allora, in questo tipo di lotta contro Satana cosa dovete fare per liberarvi di qualsiasi spazio dove Satana vi può attaccare, sopra e sotto, davanti e dietro, destra e sinistra? Dovete essere in grado di stare nella posizione di genitori e di fratelli che possono capire il cuore addolorato di Gesù, versare lacrime insieme e offrire consolazione; dovete diventare un compagno che può essere mosso dalla grazia del Cielo che scioglie la carne e le ossa. 

Se c’è qualche difficoltà, dovreste prenderla come vostra, dovreste offrirla come quella dei genitori, dei fratelli e degli amici. Come Gesù amò l’umanità, voi dovreste essere comprensivi verso la situazione difficile dei fratelli.

Inoltre un grande perdono è possibile solo quando avete capito al cento per cento la situazione dei fratelli. Poiché Dio comprende la situazione degli esseri umani, li perdona.

Così dovreste capire bene non solo la situazione dei fratelli ma anche quella di Gesù. Formando la famiglia e la tribù celeste dove i membri si amano e si prendono cura gli uni degli altri, dovete costruire sulla terra il mondo di bontà che Gesù stava cercando di restaurare.

Se i credenti della terra, che sono stati scelti oggi, si uniscono per formare una famiglia celeste, una tribù celeste e un popolo celeste, e se vanno oltre il livello del popolo ed emergono in nome del mondo e dei 6.000 anni di storia allo stesso modo in cui Gesù rappresentava il popolo e i 4.000 anni di storia, allora l’esecuzione del giudizio di Dio sarà interrotta. Quando succede questo e la vostra famiglia e tribù si uniscono all’insieme, Gesù che è morto può manifestarsi nella gloria. Per realizzare questo standard oggi, abbiamo affisso l’insegna della Associazione dello Spirito Santo per l’Unificazione del Mondo Cristiano. Inoltre fra noi ci chiamiamo membri della famiglia. Come è evidente, noi siamo membri della stessa famiglia. Come fratelli che non sono effettivamente fratelli e tribù che non sono effettivamente la stessa tribù, siamo diventati fratelli e una tribù unita e stiamo formando Israele che è responsabile per la volontà dei principi del cielo.

Per realizzare questo compito dobbiamo percorrere un corso di pionieri sperimentando il dolore di Gesù e dobbiamo attraversare il corso della lotta con Satana e raggiugere la posizione di portare a compimento la volontà di Dio. Solo allora possiamo ricevere nella gioia Gesù che morì nel dolore. Dovete tenere a mente questo.

Preghiera

Padre! Attraverso le parole che ci hai insegnato dopo essere venuto a cercarci, abbiamo capito che la radice che alla fine dobbiamo cercare sono i fratelli e i genitori. Abbiamo capito che la comparsa sulla terra di una famiglia e di una tribù centrate sul Cielo è la speranza di Dio e del Padre. Così noi, che a differenza degli altri abbiamo imboccato il corso solitario, desideriamo con la più grande sincerità che Tu ci guidi a diventare i figli e le figlie del Cielo che, rappresentando il dolore di Gesù nella posizione di genitori, amici, fratelli e tribù, superano il conflitto che annienta le potenze di Satana che si sta ribellando contro la volontà di Dio a livello mondiale.

Ti preghiamo con sincerità con i figli e le figlie che stanno partecipando qui, di realizzare la speranza della volontà attraverso di noi e permettere che la famiglia e la tribù ideali della Tua volontà si realizzino attraverso di noi. Così, sperando ardentemente che ci guiderai a sviluppare la nostra mente e il nostro corpo in un luogo dove Gesù può venire personalmente a gioire, cantare e riposare, in modo che possiamo diventare i fratelli e i membri della famiglia centrati sul Cielo, abbiamo pregato tutte queste parole nel nome del Signore. Amen.


Perché il Signore deve ritornare? [2]

Quello che dovete capire oggi è il fatto che Gesù è rimasto richiuso dentro il dolore di 4.000 anni e ha percorso la via della morte per conto di tutte le persone e i discendenti per la trentina d’anni della sua vita. Perciò dovete invocare il cielo sulla base di questa situazione storica. Per superare questo e raggiungere il regno degli ideali di creazione, dovete stabilire un nuovo standard di fede e condurre una vita di testimonianza in cui potete persino offrire la vostra vita. Altrimenti non potete diventare una persona che possiede un valore eterno.

Poi, come persone di fede, che tipo di mentalità dobbiamo avere? Come tra il popolo d’Israele c’era il gruppo del Giudaismo che aveva la missione centrale, così anche per realizzare la missione degli israeliti a livello mondiale centrata su Cristo ci deve essere un qualche gruppo religioso centrale.

In altre parole, poiché la storia si sviluppa con l’identità di tempo, Dio deve concludere la storia della provvidenza stabilendo una religione che si assume la missione degli ultimi giorni. Noi che siamo arrivati in questi ultimi giorni dobbiamo trovare questa religione rappresentativa. Quando cerchiamo di trovare questa religione, come lezione storica dobbiamo riflettere sugli errori commessi dal Giudaismo al tempo di Gesù. 

Quello che noi, che viviamo nell’era conclusiva del mondo, dobbiamo capire è che, dal momento che il Signore che deve ritornare seguirà lo stesso corso di Gesù, per venire di nuovo su questa terra egli attraverserà il passo doloroso a livello mondiale. Proprio come Gesù percorse un cammino di difficoltà e alla fine fu inseguito fino alla collina del Calvario attraverso il Giardino del Getsemani a causa dell’opposizione del popolo di Israele e delle sette giudaiche, anche il Signore che ritorna soffrirà attraverso l’opposizione di Israele e del Giudaismo a livello mondiale e attraverserà la strada del Golgota a livello mondiale.

Oggi voi dovete sperimentare il dolore di Dio da tanti punti di vista. Dovete sperimentare il dolore che Dio provò quando guardava il popolo d’Israele e le sette del Giudaismo, sperimentare il dolore che Dio provò guardando la storia e preoccupandosi del futuro. Quando diventate questo tipo di persona, Gesù che è pieno di dolore, può venire a cercarvi. Inoltre, dovete essere in grado di eliminare tutti i dolori dei 6.000 anni di storia, che comprendono i 2.000 anni di storia dal tempo di Gesù, altrimenti non potete superare il corso del Golgota a livello mondiale con il Signore che deve venire.

Fino ad oggi i credenti che seguono Gesù non si rendono conto che i tre discepoli che si addormentarono e non ascoltarono la voce di Gesù quando si appellava al Cielo nel Giardino del Getsemani, e i discepoli che presero in giro e perseguitarono Maria Maddalena che, comprendendo il valore divino di Gesù versò dell’olio profumato sui suoi piedi e li asciugò con i suoi capelli per affermare la gloria del Signore che doveva risorgere, - non si rendono conto che tutto ciò è rimasto una fonte di dolore amaro per Gesù. Mentre percorreva quel cammino solitario che nessuno riconosceva, Gesù sentì il cuore pieno di dolore. Tuttavia, poiché Maria Maddalena lo confortò, si preoccupò di lui e poté sentire il suo cuore divino interiore che rappresentava il passato, il presente e il futuro, Gesù la benedì e, con la grazia della gioia, poté elevarla davanti alla volontà di Dio.

Il cuore e la situazione di Gesù che dobbiamo sperimentare

Allora, con che tipo di cuore dobbiamo andare avanti, noi che viviamo negli ultimi giorni? Allo stesso modo di Maria Maddalena che, desiderando ardentemente Cristo, percorse il corso faticoso, estenuante e straziante, e dimenticando tutto il suo prestigio, la sua posizione e la sua dignità andò in cerca della tomba con un cuore ansioso e alla fine le fu concessa la gloria di vedere Gesù risorto, così noi dobbiamo avere un cuore sincero e afflitto che supera quello di Maria. Se non riusciamo a realizzare questo, allora anche se troviamo il Signore, non possiamo seguirlo eternamente.

Così, per poter incontrare il Signore, essere abbracciati nel Suo petto di abbondante amore, e cantare la gloria di Dio nel giardino d’amore, dovete confortare il cuore addolorato di Dio di 6.000 anni, confortare il cuore di Gesù Cristo afflitto dal dolore e confortare il cuore degli innumerevoli credenti che sono nel mondo spirituale. Quando diventerete questo tipo di persone, Dio e i credenti del cielo vi accoglieranno, anche Gesù e tutte le persone vi daranno il benvenuto e voi supererete la posizione di Maria Maddalena per creare l’ambiente di vita ideale nel regno della gloria di Dio.

Poi, quello che oggi dovete capire è che i vostri corpi fisici che devono restaurare la triste storia di 6.000 anni non sono nella posizione di essere separati dall’esterno. Dio trascende la storia e porta avanti la dispensazione. Perciò voi siete collegati anche al passato, al presente e al futuro. E non solo, come individui avete rapporti con davanti e dietro, destra e sinistra, sopra e sotto. Dovete capire questo fatto da soli e non dare dei giudizi avventati o agire senza riflettere.

Non dovete mai dimenticare che dovete realizzare, sulla vostra base individuale, la volontà di Dio che sta cercando di stabilire il valore eterno che trascende la storia. Poi, affinché l’umanità accolga il Signore che ritornerà con il dolore di Gesù che ha sofferto e patito nel suo cuore, dovete essere capaci di sostituire quel dolore e quella sofferenza. Per realizzare questa missione dovete prima capire la causa che costrinse Gesù a percorrere la via del calvario. Questo avvenne perché Giovanni Battista che era stato scelto e persino la famiglia stessa di Gesù lo abbandonarono. Dovete sperimentare questa situazione di Gesù. Così, per poter agire in nome delle difficoltà di Gesù e sollevarlo dal suo dolore profondamente radicato, dovete completare la vostra responsabilità di servire Gesù per la religione centrale, il Giudaismo, che a quel tempo lo aveva abbandonato.

Per amore di Gesù che fu tradito a livello mondiale, anche se siete soli, dovete essere in grado di lottare contro il mondo e farvi avanti per impedire qualsiasi tipo di tradimento per il bene di Gesù che fu tradito dai capi del Giudaismo. Dovete capire che questo è il corso della restaurazione.

Inoltre nella vostra generazione dovete, da soli, pagare indennizzo e stabilire la condizione di vittoria per tutte le condizioni di infedeltà stabilite dalla famiglia e dalla tribù di Giuseppe, che profetizzò il giorno della vittoria e fece i preparativi per la nascita di Gesù. Dovete capire che, se non potete far questo, non c’è alcun modo per il Signore che ritorna di possedere il popolo, il gruppo religioso e la famiglia ideali.

Oltre a ciò, dobbiamo capire che Gesù non percorse soltanto quel cammino di dolore. Percorse anche un cammino di infinita solitudine. Anche se Gesù voleva rivelare agli uomini tutta la volontà di Dio, poiché non c’era nessuno che potesse riceverla non poté rivelarla, così provò una solitudine indicibile.

Dovete capire che Gesù era angosciato perché non poteva liberarsi della sua solitudine, mentre se ne andava da una città perché quella città si opponeva a lui, o si spostava in un villaggio perché un altro villaggio gli veniva contro, e vagava da un posto all’altro in cerca di qualcuno che potesse capire la sua triste situazione. Almeno dovete capire la situazione di Gesù che, anche se era venuto su questa terra con l’amore del cielo e con il rapporto dei principi celesti, nel corso storico il suo cuore patì un dolore e una solitudine che non sono stati superati né prima né dopo di lui, e dovete consolarlo.

Se c’è qualcuno che sente questo cuore di Gesù e vive nella posizione di essersi unito a questa situazione di Gesù, allora solo con poche parole: “Oh Signore, Padre!” può collegarsi al cuore di Gesù. Tuttavia, finora non c’è stata una persona del genere. Perciò dovete essere voi questo tipo di persone. Per far questo dovete trascendere la storia e l’ambiente per sperimentare il cuore desolato di Gesù.

Il nuovo gruppo religioso, i discepoli e la famiglia che serve il Signore

Gesù era una persona solitaria, il signore del dolore e il principe della sofferenza. Era incredibilmente pietoso. Non importa quanto ci possa essere su questa terra una persona solitaria e miserabile, dovete capire che non c’è nessuno più miserabile e solitario di Gesù.

Dio era frustrato perché non aveva una persona che potesse piangere per conto di Gesù, condividere la sua ansietà e credere sinceramente in lui. Perciò dovete tenere a mente che abbiamo la missione di rappresentare il cuore del Cielo e sperimentare l’amarezza del cuore di Gesù che era venuto per trovare le persone che potevano collegarsi al cuore del Cielo ed essere legate alla natura originale per offrire la gloria della vittoria dinanzi al Cielo, ma non poté realizzare questa volontà.

Dovete immaginare l’aspetto di Gesù che si diede da fare per realizzare la volontà di Dio e imparare a provare simpatia per Gesù che suscita compassione. Finora pensavamo che dopo la sua ascensione Gesù fosse seduto alla destra di Dio come signore della gloria, ma ora quello che scopriamo è che, non avendo potuto realizzare lo scopo per cui era venuto sulla terra, persino dopo essere andato nel mondo spirituale, Gesù è nella posizione pietosa di pregare per noi, nei panni di un penitente che si fa carico dei peccati di tutte le persone.

Dobbiamo aver fiducia, seguire e servire questo Gesù nella nostra vita reale. Perciò dovete vivere per sostituire Gesù miserevole che ha patito dolori a livello mondiale e universale e ha sofferto la solitudine a livello mondiale e universale, e dovreste vivere per condividere la gioia e la sofferenza con Gesù. Dovete capire che ora è il tempo in cui dovete chiedere a voi stessi se siete diventati questo tipo di persone.

Poi, cosa dobbiamo fare in futuro noi che dobbiamo ereditare come grande impresa la volontà eterna che Gesù cercò di realizzare sulla terra e portare a compimento gli ideali di creazione? Quali sono i prerequisiti necessari per questo?

Deve emergere un gruppo religioso, dei discepoli e una famiglia che può servire il Signore che viene per portare a conclusione i 6.000 anni di storia disseminati di infedeltà e di peccato. Così, se siamo veramente interessati alla volontà di Dio, dobbiamo trascendere i rapporti con i gruppi religiosi e stabilire un nuovo standard di ordine religioso che può sostituire la fede storica nella realtà pratica di oggi. Formando il modello dei discepoli e della famiglia che possono assumersi la missione futura del vangelo e ponendo la fondazione per la vittoria eterna, possiamo creare il giardino eterno di Dio.

Anche se il mondo, le persone, le sette religiose, la famiglia e persino i discepoli scelti tradirono Gesù che era venuto per il bene dell’umanità e del mondo, almeno voi oggi dovete diventare amici di Gesù e confortarlo per la sua situazione. Gesù che piangeva vedendo il mondo, i gruppi religiosi e la tribù che lo tradivano, avrebbero dovuto avere dei genitori che potevano collegarsi al suo cuore, ma non fu così.

Come nei versetti biblici che abbiamo letto all’inizio, quando qualcuno disse a Gesù che erano arrivati sua madre e i suoi fratelli, Gesù rispose: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Chiunque agisce secondo la volontà del Padre mio che è nei Cieli è mio fratello, sorella e madre”. Come possiamo vedere da queste parole, Gesù non aveva genitori e fratelli che potevano consolarlo sinceramente.

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